AGI – E’ l’ex giocatore di tennis Jacques Radoux, 55enne lussemburghese, il presidente dell’arbitrato del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) che il 16 e 17 aprile giudicherà il caso di Jannik Sinner. Il numero 1 del tennis mondiale nel marzo del 2024 era stato trovato positivo due volte ad una quantità infinitesimale di ‘Clostebol’, sostanza vietata dal Codice mondiale antidoping. Al controllo durante il torneo di Indian Wells (10 marzo), il metabolita del clostebolo era presente in una concentrazione di “121 miliardesimi di grammo per millilitro (86 una volta applicata la gravità specifica dell’urina)”.
La mattina del 18 marzo, secondo controllo, fuori dal torneo, la concentrazione era di “122 miliardesimi di grammo/millilitro (corretti a 76 quando è stata applicata la gravità specifica normale”. Sinner dovrà comparire davanti ai giudici del Tas perché l’agenzia mondiale antidoping (Wada) ha presentato appello alla decisione del tribunale indipendente dall’International tennis Integrity Agency (Itia) che aveva ritenuta la positività del giocatore italiano “esente da colpa o negligenza”.
La positività di Sinner era emersa a seguito dell’assunzione, involontaria, del contenuto di uno spray da banco che in Italia, a differenza di altri Paesi, non necessita di prescrizione medica, il ‘Trofodermin’. L’allora fisioterapista del giocatore, Giacomo Naldi, dopo essersi ferito al mignolo della mano sinistra, per curare la ferita aveva usato il farmaco e successivamente, senza guanti, aveva trattato Jannik per quella che poi è stata classificata “una contaminazione transdermica”.
Alla Wada non è stata ritenuta sufficiente la documentazione fornita dall’Itia e ha deciso di presentare appello chiedendo una condanna da 1 a 2 anni nei confronti del tennista altoatesino. Il caso Sinner è registrato con il numero ‘CAS 2024/A/10908’ e vede la Wada ricorrere contro il giocatore ma anche Itia e la federazione internazionale di tennis (Itf). L’udienza come richiesto dalle parti interessanti non sarà pubblica e sarà a porte chiuse. Non è ancora stato deciso se Jannik sarà presente o meno all’udienza che si terrà a Losanna. Jacques Radoux è un avvocato lussemburghese, giocatore di tennis tra il 1987 e il 1997 (nel 1991 era stato n.458 del ranking mondiale). Il collegio giudicante sarà formato oltre che dal presidente, anche da Ken Alo, 66 anni, israeliano-americano, legale nominato dalla Wada, e da Jeffrey Benz, avvocato americano nominato da Sinner.
Sinner batte Tsitsipas in un match-esibizione
Sinner, intanto, è sempre più pronto a difendere il titolo vinto lo scorso anno all’Australian Open. Il numero 1 al mondo, il 10 gennaio, è tornato sulla Rod Laver Arena per il match d’esibizione contro Stefanos Tsitsipas (n. 11 Atp), nell’ambito dell’AO Opening Week presented by Herald Sun. Buone sensazioni per l’azzurro, che si è imposto in due set – 6-3, 7-6(5) – mantenendo sempre saldamente in mano le redini della partita. Già martedì scorso, Sinner aveva battuto – sempre in esibizione – l’australiano Alexei Popyrin col punteggio di 6-4 7-6(2), e oggi si è ripetuto contro un tennista, il greco, che su quello stesso campo, nel primo Slam dell’anno, l’aveva sconfitto sia nei quarti di finale del 2022 che negli ottavi del 2023.
Adelaide, da Bolelli-Vavassori il primo trofeo azzurro del 2025
Inizia al meglio il 2025 di Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Gli azzurri, rispettivamente numero 9 e 8 del mondo in doppio, battono 4-6 7-6(4) 11-9 i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, numero 10 e 11 nel ranking di specialità, e conquistano ad Adelaide il quarto titolo in carriera dopo quelli conquistati a Buenos Aires, Halle e Pechino l’anno scorso. Grazie a questo risultato Simone Bolelli migliorerà il suo best ranking in doppio, che risale all’agosto 2015, e salirà alla posizione numero 6.
Il 39enne di Budrio ha raggiunto così i 15 titoli in carriera in doppio nel circuito maggiore, il quarto sul duro dopo il trionfo all’Australian Open 2015 con Fognini (prima coppia italiana a vincere uno Slam in doppio maschile dopo Pietrangeli e Sirola al Roland Garros 1959), a Dubai nel 2016 con Seppi e Pechino nel 2024 con Vavassori. Il torinese ha festeggiato invece il suo settimo titolo Atp in doppio. Gli azzurri, capaci di eliminare i numero 6 del tabellone Edben/Vliegen nei quarti e i numeri 1 del mondo Arevalo/Pavic in semifinale, hanno rimontato da sotto 2-4 nel match tie-break in finale. Arriva così la terza vittoria in 5 confronti diretti contro Krawietz/Puetz, diventata a Torino l’anno scorso la prima coppia tedesca nell’albo d’oro delle Nitto Atp Finals dopo aver battuto peraltro proprio Bolelli e Vavassori nel girone.
AGI – E’ l’ex giocatore di tennis Jacques Radoux, 55enne lussemburghese, il presidente dell’arbitrato del Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) che il 16 e 17 aprile giudicherà il caso di Jannik Sinner. Il numero 1 del tennis mondiale nel marzo del 2024 era stato trovato positivo due volte ad una quantità infinitesimale di ‘Clostebol’, sostanza vietata dal Codice mondiale antidoping. Al controllo durante il torneo di Indian Wells (10 marzo), il metabolita del clostebolo era presente in una concentrazione di “121 miliardesimi di grammo per millilitro (86 una volta applicata la gravità specifica dell’urina)”.
La mattina del 18 marzo, secondo controllo, fuori dal torneo, la concentrazione era di “122 miliardesimi di grammo/millilitro (corretti a 76 quando è stata applicata la gravità specifica normale”. Sinner dovrà comparire davanti ai giudici del Tas perché l’agenzia mondiale antidoping (Wada) ha presentato appello alla decisione del tribunale indipendente dall’International tennis Integrity Agency (Itia) che aveva ritenuta la positività del giocatore italiano “esente da colpa o negligenza”.
La positività di Sinner era emersa a seguito dell’assunzione, involontaria, del contenuto di uno spray da banco che in Italia, a differenza di altri Paesi, non necessita di prescrizione medica, il ‘Trofodermin’. L’allora fisioterapista del giocatore, Giacomo Naldi, dopo essersi ferito al mignolo della mano sinistra, per curare la ferita aveva usato il farmaco e successivamente, senza guanti, aveva trattato Jannik per quella che poi è stata classificata “una contaminazione transdermica”.
Alla Wada non è stata ritenuta sufficiente la documentazione fornita dall’Itia e ha deciso di presentare appello chiedendo una condanna da 1 a 2 anni nei confronti del tennista altoatesino. Il caso Sinner è registrato con il numero ‘CAS 2024/A/10908’ e vede la Wada ricorrere contro il giocatore ma anche Itia e la federazione internazionale di tennis (Itf). L’udienza come richiesto dalle parti interessanti non sarà pubblica e sarà a porte chiuse. Non è ancora stato deciso se Jannik sarà presente o meno all’udienza che si terrà a Losanna. Jacques Radoux è un avvocato lussemburghese, giocatore di tennis tra il 1987 e il 1997 (nel 1991 era stato n.458 del ranking mondiale). Il collegio giudicante sarà formato oltre che dal presidente, anche da Ken Alo, 66 anni, israeliano-americano, legale nominato dalla Wada, e da Jeffrey Benz, avvocato americano nominato da Sinner.
Sinner batte Tsitsipas in un match-esibizione
Sinner, intanto, è sempre più pronto a difendere il titolo vinto lo scorso anno all’Australian Open. Il numero 1 al mondo, il 10 gennaio, è tornato sulla Rod Laver Arena per il match d’esibizione contro Stefanos Tsitsipas (n. 11 Atp), nell’ambito dell’AO Opening Week presented by Herald Sun. Buone sensazioni per l’azzurro, che si è imposto in due set – 6-3, 7-6(5) – mantenendo sempre saldamente in mano le redini della partita. Già martedì scorso, Sinner aveva battuto – sempre in esibizione – l’australiano Alexei Popyrin col punteggio di 6-4 7-6(2), e oggi si è ripetuto contro un tennista, il greco, che su quello stesso campo, nel primo Slam dell’anno, l’aveva sconfitto sia nei quarti di finale del 2022 che negli ottavi del 2023.
Adelaide, da Bolelli-Vavassori il primo trofeo azzurro del 2025
Inizia al meglio il 2025 di Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Gli azzurri, rispettivamente numero 9 e 8 del mondo in doppio, battono 4-6 7-6(4) 11-9 i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, numero 10 e 11 nel ranking di specialità, e conquistano ad Adelaide il quarto titolo in carriera dopo quelli conquistati a Buenos Aires, Halle e Pechino l’anno scorso. Grazie a questo risultato Simone Bolelli migliorerà il suo best ranking in doppio, che risale all’agosto 2015, e salirà alla posizione numero 6.
Il 39enne di Budrio ha raggiunto così i 15 titoli in carriera in doppio nel circuito maggiore, il quarto sul duro dopo il trionfo all’Australian Open 2015 con Fognini (prima coppia italiana a vincere uno Slam in doppio maschile dopo Pietrangeli e Sirola al Roland Garros 1959), a Dubai nel 2016 con Seppi e Pechino nel 2024 con Vavassori. Il torinese ha festeggiato invece il suo settimo titolo Atp in doppio. Gli azzurri, capaci di eliminare i numero 6 del tabellone Edben/Vliegen nei quarti e i numeri 1 del mondo Arevalo/Pavic in semifinale, hanno rimontato da sotto 2-4 nel match tie-break in finale. Arriva così la terza vittoria in 5 confronti diretti contro Krawietz/Puetz, diventata a Torino l’anno scorso la prima coppia tedesca nell’albo d’oro delle Nitto Atp Finals dopo aver battuto peraltro proprio Bolelli e Vavassori nel girone.