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Casellario giudiziario Ue, una notifica su cinque arriva dall’Italia

Ott 4, 2017

Seconda per volume di notifiche e connessa con 23 Paesi europei, al quinto posto nelle risposte alle richieste di dati ricevute dagli altri stati. Dopo cinque anni dall’avvio nel sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari (Ecris) – che ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza dei cittadini mettendo in comune i dati aggiornati sui carichi penali all’interno della Ue – l’Italia tra i paesi pi attivi nella comunicazione di nuove condanne a carico dei cittadini di altri stati membri. Mentre la Commissione Ue si prepara a rafforzare la struttura con un nuovo regolamento per introdurre un meccanismo che consenta uno scambio pi efficace di informazioni anche sui cittadini extracomunitari e apolidi. Fornendo uno strumento fondamentale soprattutto per l’Italia nelle decisioni sui rimpatri e i respingimenti.

Il quadro europeo: sale a 2 milioni il carico di messaggi a fine 2016

Nell’ambito del sistema Ecris, partito nel 2012, le autorit centrali degli stati membri scambiano le informazioni per via elettronica in un formato standardizzato che assicura una comunicazione efficace comprensibile in tutte le lingue Ue in tempi brevi , 10 o 20 giorni. Uno stato membro in cui sia stato condannato un cittadino di un altro paese europeo tenuto a notificare attraverso il sistema Ecris le informazioni relative alla condanna e i successivi aggiornamenti. E a rispondere alle richieste specifiche dei partner europei. In cinque anni il numero di complessivo di messaggi (notifiche, aggiornamenti richieste, risposte, dinieghi e altri scambi di informazioni) scambiati tra i casellari giudiziari della Ue a 28 – secondo i dati della prima rilevazione fatta dalla Commissione – ha sfiorato i 2 milioni (1.978.104 a fine 2016) con una media di 165mila messaggi al mese. Solo le notifiche lo scorso anno sono state quasi 332mila. Cresce anche il numero di richieste di informazioni (364mila) e delle risposte (350mila) nell’ultimo anno.

NUMERO DI NOTIFICHE E RISPOSTE PER CIASCUN ANNO

(Fonte: Commissione europea)

Italia al secondo posto per notifiche di nuove condanne

L’Italia sale sul podio degli Stati membri che hanno trasmesso pi notifiche di nuove condanne nel 2016, al secondo posto con 62.971, una quota del 19% dopo la Germania (29,7%). Un bilancio su cui pesano diversi fattori: la dimensione del paese, il numero di condanne pronunciate a carico di altri stati Ue e la popolazione di cittadini comunitari di altra nazionalit. E mentre lo scorso anno il nostro paese ha trasmesso solo poco pi di 30 richieste di informazioni si piazza invece al quinto posto in Europa per numero di risposte alle richieste arrivate dagli altri stati (17.851).

PRIMI OTTO PAESI PER NUMERO DI NOTIFICHE NEL 2016

(Fonte: Commissione europea)

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