• 23 Febbraio 2025 21:26

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Caro carburanti, il Governo spegne le polemiche: “In calo rispetto al 2023”

Feb 23, 2025

La questione carburanti è da sempre un tema centrale in Italia. Noi importiamo il petrolio da diversi Paesi e su benzina e diesel lo Stato mette delle accise che vanno a ingrossare ulteriormente il prezzo finale. A pagare tutto ciò sono naturalmente gli automobilisti e non solo. Si tratta, infatti, di un vero e proprio cane che si morde la coda. Il caro carburanti, infatti, si riflette a cascata su praticamente tutto perché ogni singolo prodotto che arriva nelle nostre case viene trasportato con dei mezzi che per muoversi hanno bisogno di carburante.

Questo comporta in automatico un innalzamento generale dei prezzi. Per questo motivo il tema carburanti è sempre al centro anche del dibattito politico. In particolare pesano come un macigno le famose accise che spesso i vari Governi che si sono succeduti tra loro hanno promesso di ridurre. Non è stato da meno l’attuale Esecutivo, che ha spesso affrontato l’argomento.

La risposta del Governo

Di recente l’opposizione si è fatta portatrice del malcontento generale per l’ennesimo rincaro dei prezzi del carburante che sta avvenendo nel nostro Paese. In particolare dal Pd è arrivata un’interrogazione di Andrea Martella. A questa ha risposto nell’Aula di Palazzo Madama il sottosegretario al ministero del Made in Italy Massimo Bitonci che ha sottolineato come i prezzi dei carburanti siano in linea con quelli del 2024, inoltre ha affermato: “Sono inferiori rispetto ai prezzi del 2023”.

Sempre Bitonci, per quanto concerne la situazione tasse ha ricordato il meccanismo dell’accisa mobile. Questa, secondo l’esponente della Lega, interverrebbe qualora ci fosse un rialzo dei prezzi del carburante superando una determinata soglia. Come spiega: “Il meccanismo permette di modulare l’aliquota dell’accisa in base all’andamento del mercato, così da mitigare gli effetti degli aumenti sui consumatori e sulle imprese”.

Stando a quanto affermato da Bitonci quindi, il Governo avrebbe la facoltà in qualunque momento di poter intervenire sulle accise abbassandole temporaneamente qualora il costo dei carburanti diventasse troppo esoso. In caso di contrazione del prezzo dei carburanti, invece, l’accisa può essere riportata ai livelli per così dire ordinari. Infine l’esponente dell’Esecutivo ha concluso: “Il fatto che sinora questo meccanismo non è stato mai utilizzato, dimostra che i prezzi si sono comunque attestati su cifre ragionevoli”.

Il futuro che ci attende

Insomma, dal Governo si predica calma per il momento e c’è comunque la “promessa” di tenere i prezzi dei carburanti sotto controllo per il futuro. Vedremo cosa succederà, una cosa è certa, la situazione al momento è abbastanza indecisa. Da un lato, infatti, c’è un parco macchine italiano che è piuttosto attempato e che è ancora legato a diesel e benzina. Dall’altro però c’è anche l’elettrico che spinge forte e potrebbe rivoluzionare le nostre strade.

La transizione ecologica è ormai già in atto ed entro il 2035 dovrebbero essere vendute solo vetture BEV ed ibride. A questo punto sembra chiaro pensare che il mercato del petrolio potrebbe mutare notevolmente nei prossimi anni visto il previdente calo della domanda. Naturalmente, a tal proposito, ci vorrà anche uno sforzo notevole del Governo di turno per investire nelle infrastrutture del nostro Paese e dotarlo di abbastanza stazioni di rifornimento.

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