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Caro benzina: nuovo decreto taglia prezzi

Mar 17, 2022

La situazione italiana è a dir poco allarmante, prima il Covid e la conseguente crisi economica, ora la guerra, la carenza di materie prime e i prezzi di carburante ed energia alle stelle. Per le tasche delle famiglie del Bel Paese è davvero troppo, ed è proprio per questo motivo che si richiede a gran voce un intervento da parte del Governo.

Per arginare la continua ascesa dei prezzi è necessario fare qualcosa, e farlo subito. Il Governo sottolinea la necessità di muoversi rapidamente, lo raccomanda Mario Draghi a Palazzo Chigi, nella riunione con i Ministri dell’Economia e della Transizione Ecologica e i capi di gabinetto. Si parla di quello che verrà nominato decreto taglia prezzi, misure volte a far fronte ai rincari prima possibile.

Prezzi carburante: il decreto

Nella giornata di domani (18 marzo) potrebbe arrivare l’approvazione del pacchetto di misure volte al sostegno di questa situazione difficilissima, in una riunione del CdM. I Ministeri interessati stanno pensando alle soluzioni per intervenire e sostenere gli italiani: si pensa prima di tutto alla rateizzazione delle bollette, ma ovviamente anche al taglio del prezzo della benzina e del diesel (con l’extra gettito IVA sui carburanti). Al momento pare possa arrivare una riduzione di 15 centesimi al litro alla pompa, come dovrebbe fare anche la Germania nei prossimi giorni, in emergenza, e come già invece è stato fatto in Francia.

I partiti chiedono a gran voce una diminuzione dei prezzi del carburante, diventati insostenibili, il Pd vorrebbe scendere “sotto i 2 euro al litro”, e non solo dei 15 centesimi promessi nelle ultime ore. Matteo Renzi sollecita il premier e chiede che venga fissato “un tetto al prezzo del gas e della benzina perché altrimenti salta la fiducia degli italiani e si torna alla recessione nera”.

È vero però che l’extra gettito IVA aiuterebbe a spingere i prezzi verso il basso solo per un periodo di tempo limitato, probabilmente un mese, ed è per questo che si chiede di intervenire sugli extraprofitti delle aziende di alcuni settori interessati, per riuscire ad abbassare il prezzo del carburante senza intaccare la stabilità della finanza pubblica e le casse dello Stato. Nonostante la pressione dei partiti, a Palazzo Chigi al momento sono poco convinti.

Un nuovo fondo ristori: cosa si sa

Già con il decreto taglia prezzi potrebbe arrivare una prima misura di sostegno per le imprese più colpite oggi. Nel testo si leggeranno anche tutti i passaggi che ci accompagneranno alla graduale uscita dallo stato di emergenza Covid, prevista per il 31 marzo 2022.

Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, chiede di intervenire immediatamente per dare un sostegno alle attività che rischiano di non sopravvivere, e propone di rifinanziare il Fondo di garanzia per le Pmi, oltre a crearne un altro per i ristori (800 milioni di euro). È estremamente necessario riuscire oggi a reperire immediatamente fonti di finanziamento, aspettando Bruxelles e di capire come ridefinire il quadro macroeconomico con il nuovo Documento di Economia e Finanza, che probabilmente arriverà entro la fine del mese, anticipato. Restiamo in attesa dei prossimi aggiornamenti.

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