• 12 Gennaio 2025 2:55

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Carlo Calenda attacca i videogiochi: sono una delle cause dell’incapacità di leggere e ragionare – Fidelity News

Nov 4, 2018

I videogiochi e la Politica spesso hanno camminato su due binari totalmente diversi. Già all’inizio degli anni ’90, il periodo in cui uscivano le prime versioni di Carmageddon e Grand Theft Auto, ci sono stati i primi malumori, a partire dagli Stati Uniti.

Il caso più eclatante, in Italia, con tutta probabilità, si è avuto con l’uscita di Mafia: The City of Lost Heaven. In quei tempi, infatti, il game ricevette dei duri attacchi da Roberto Centaro e Carlo Taormina per “i contenuti altamente diseducativi“.

La guerra contro i “giochi elettronici” comunque non si è mai fermata. Anche in questi ultimi anni, in varie trasmissioni televisive e telegiornali, hanno cercato in tutti i modi di convincerci che il videogioco sia il vero male di questo mondo, che spingerebbe un ragazzo adolescente a intraprendere una cattiva strada.

Non sorprendono quindi molto le ultime dichiarazioni rilasciate da Carlo Calenda, nelle quali si è parlato dei videogiochi in una maniera assai dispregiativa: “Sarà forte ma io considero i giochi elettronici una delle cause dell’incapacità di leggere, giocare e sviluppare il ragionamento. In casa mia non entrano”.

Gli attacchi comunque non si fermano qui, e l’ex Ministro dello sviluppo economico dal 2016 al 2018 ha continuato ad andarci duro contro i “giochi elettronici”: “Fondamentale prendersi cura di ogni ragazzo: avvio alla lettura, lingue, sport, gioco. Salvarli dai giochi elettronici e dalla solitudine culturale e esistenziale. Così si rifondano le democrazie”.

Questi tweet non sono stati apprezzati dai suoi followers, e in tanti hanno voluto dimostrare che in realtà i videogiochi non sono il “male del mondo” ma che – anzi – possono aprire a numerose strade lavorative: “Gioco ai “giochi elettronici” da quando sono piccolo, ormai più di 15 anni (ne ho 23), e non ho mai avuto nessun problema né a scuola, né all’università. Mi sono laureato in tempo, e sto per concludere la mia magistrale e ho iniziato a lavorare. Ha preso un granchio. E aggiungo che mi hanno aperto porte sull’editoria online, a skill di video editing, web copywriting e seo che probabilmente non avrei scoperto altrimenti”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close