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MILANO – Il governo mette a punto i paracadute e Carige si prepara già ad aprirne alcuni, mentre impazza la polemica politica.
All’indomani dell’intervento del governo a sostegno dell’istituto ligure i commissari della banca hanno fatto sapere che “sono in procinto di chiedere l’attivazione della garanzia statale sulla emissione di obbligazioni”. L’obiettivo di questa misura è di “garantire la stabilità della raccolta a medio termine nella presente fase di transizione traendo beneficio dal decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri”. Allo stesso tempo però, assicurano i commissari, quella di una ricapitalizzazione precauzionale di Carige, ovvero di un intervento dello Stato a supporto del capitale della banca, sarebbe una misura “a tutela dei clienti, da attivarsi come ipotesi del tutto residuale”.
Dalla Commissione europea la situazione è monitorata “in contatto con l’Italia”. Un portavoce ha fatto sapere che l’esecutivo comunitario ha “preso nota dell’adozione del decreto” legge su Carige e che la Commissione è “pronta a discutere con le autorità italiane sulla disponibilità e sulle condizioni degli strumenti all’interno del quadro legale dell’Ue”.

Dalle garanzie sui prestiti alla ricapitalizzazione: la rete pubblica su Carige
a cura di RAFFAELE RICCIARDI
Il Fondo ha convocato per domani in tarda mattinata un consiglio di gestione per discutere della nuova proposta sul bond di Carige.
Intanto i tre commissari, Fabio Innocenzi, Raffaele Lener e Pietro Modiano, sono attivi anche sul fronte della pulizia di bilancio e “hanno deciso di avviare una due diligence sugli npe della banca”, ovvero l’esposizione ai crediti deteriorati. Questa analisi “sarà condotta da primari operatori del settore, con l’obiettivo di una ulteriore drastica riduzione degli stessi (che segue quella di oltre 1,5 miliardi appena effettuata) al fine di includere nel piano industriale una percentuale degli npe compresa tra il 5% e il 10% del totale dei creditì. Il tutto ‘senza impatti significativi sui ratio patrimoniali in analogia con le operazioni di mercato appena finalizzate’.
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Da Berneschi a Malacalza, i 5 colpi che hanno messo al tappeto Carige
di MASSIMO MINELLA
Alla due diligence “saranno invitati alcuni tra principali operatori italiani e esteri”. Per la cessione dei crediti deteriorati è attiva anche la Sga, la bad bank in mano pubblica già operativa sul dossier delle venete, che potrebbe rilevarne una parte rilevante nell’ambito del pacchetto complessivo da 2,8 miliardi.