ROMA – “Abbiamo varato tre decreti attuativi della riforma dell’ordinamento penitenziario”. Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri di questa mattina, che aveva all’ordine del giorno appunto la riforma delle carceri. “Il nostro”, ha spiegato il presidente del Consiglio, “è un lavoro in progress. Lavoriamo con strumenti diversi con l’obiettivo innanzitutto che il sistema carcerario contribuisca a ridurre il tasso recidiva da parte di chi è accusato o condannato per reati”.
“Se vogliamo rintracciare un filone che unisce i diversi provvedimenti – ha detto Gentiloni – è proprio questo. Perché il rischio è che questo sistema, se non ha correzioni credo utili, e in parte adottate oggi, non sia sufficientemente efficace nel ridurre la recidiva, quindi che comportamenti criminali continuino a generare comportamenti criminali anziché favorire il reinserimento nella società”. Lavoro minorile e giustizia riparativa sono alla base della seconda parte della riforma, che oggi ha ricevuto il via libera. Alcuni decreti attuativi, ha spiegato Gentiloni, “sono stati adottati, altri lo saranno nelle prossime settimane, tenendo conto delle indicazioni del Parlamento”.