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Carburanti alle stelle, la rivincita del diesel

Ott 9, 2021

Con l’arrivo dell’autunno e della successiva stagione invernale per gli italiani è tempo di fare i conti con l’aumento del prezzo dei carburanti, nessuno escluso. La curva è da sempre in aumento nel trimestre finale dell’anno, con l’arrivo del nuovo che risente dell’onda lunga dei mesi precedenti.

Stando ai dati resi noti dal Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico, che si è basato sull’elaborazione di Quotidiano Energia, i combustibili costano sempre di più e l’aumento esponenziale del prezzo delle materie prima non può far altro che ripercuotersi sulle tasche di milioni di italiani. Se già in Inghilterra è arrivata la corsa alle pompe di rifornimento, con la benzina che scarseggia anche per CR7, in Italia si vive un momento opposto, con l’aumento vertiginoso del prezzo paragonato agli anni precedenti.

I numeri parlano chiaro e sembrano essere inequivocabili. Prendendo in considerazione il rifornimento self-service, dalla benzina al gasolio tutti i carburanti hanno subito l’aumento dei prezzi, ma a sorridere sono proprio gli utenti con macchine diesel.

Nello specifico il prezzo della benzina è salito a 1,691 euro al litro, col prezzo imposto da diversi marchi che varia dal minimo di 1,682 al litro al massimo di 1,705 euro. Non se la passano bene neanche metano, che costa 2 euro al chilo, e il Gpl, che ha subito un rialzo seppur minimo da 0,724 euro a 0,745 euro al litro venduto.

Come detto diversa è la situazione del diesel, che ha sì subito l’aumento come gli altri carburanti, ma risulta essere il più conveniente. Se negli anni passati è stato accusato di essere poco conveniente e altamente impattante nell’ambiente perché inquinante (con l’Europa che ha confermato lo stop di auto a motorizzazione tradizionale), arriva oggi la rivincita con un prezzo medio praticato al di sotto dei rivali. Parliamo di 1,544 euro al litro, con i marchi che impongono un prezzo minimo di 1,534 euro ed un massimo di 1,558 al litro.

Una convenienza economica non di poco conto considerando il rapporto tra costo e prestazioni, nella speranza che con l’arrivo dei mesi invernali, caratterizzati da una crescita dei consumi per gli spostamenti, non ci sia un nuovo rialzo che potrebbe impattare significativamente sulle tasche degli italiani.

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