AGI – Ogni presepe racconta una storia, ma quelli di Angelo Gabriele Aiello, 46 anni, originario di Vico Equense, custodiscono qualcosa di più: il viaggio di un uomo che ha trasformato la sofferenza in arte e la sua passione in un simbolo di rinascita. “Creare presepi non è solo un’arte, è il mio modo per ricostruire pezzo dopo pezzo una vita che sembrava distrutta”racconta Angelo all’Agi.
Nel 2010, un grave incidente sul lavoro in un’azienda lo ha costretto alla paralisi. Come se non bastasse, un’infezione post-operatoria lo ha portato al limite, lasciandolo in condizioni fisiche e psicologiche devastanti. “Mi sentivo intrappolato, non solo nel mio corpo, ma anche nella mia mente. Ero arrivato a pensare che non ci fosse più nulla per me”, confessa.
La svolta arriva durante un pellegrinaggio a Lourdes. “Un amico mi chiese cosa facessi durante il giorno, e gli mostrai le foto dei miei presepi. Mi disse: ‘Sei bravo, questa passione potrebbe essere il tuo futuro’. Quelle parole mi hanno salvato”, racconta. Tornato a casa, Angelo ha trasformato quei consigli in azione, dedicandosi anima e corpo all’arte presepiale.
Tra le sue opere c’è una barca-presepe che Angelo non venderà mai. È dedicata al suo caro amico Enzo Runca, un medico straordinario che dedicava la sua vita alla solidarietà. “Era unico, generoso, capace di capire le persone prima ancora che parlassero”, ricorda Angelo con emozione.
Enzo gli aveva promesso che un giorno lo avrebbe portato in barca a vela, ma un incidente domestico lo portò via troppo presto. Per onorarlo, Angelo ha modellato una barca di sughero, trasformandola in un presepe. “Una volta mi offrirono 500 euro per comprarla, ma non ce l’ho fatta. Quella barca è il simbolo della nostra amicizia, un pezzo di me”, racconta.
La rinascita di Angelo, però, non si è fermata all’arte. Dopo l’incidente, il suo peso era arrivato a 140 kg, e i medici gli avevano dato pochi anni di vita. Grazie a un programma dell’INAIL e a una dieta rigorosa, è riuscito a perdere 60 kg in due anni. Non solo: ha scoperto lo sport paralimpico, vincendo cinque titoli italiani di canoa. “Lo sport e l’arte mi hanno insegnato che i limiti sono solo nella nostra testa. Possiamo superarli, un passo alla volta”, dice con orgoglio.
Oggi Angelo espone i suoi presepi ai mercatini di Natale in Campania, da Salerno a Sorrento, e collabora con l’associazione Amami di Napoli, donando parte del ricavato per finanziare pellegrinaggi a Lourdes. “I presepi non sono solo tradizione. Sono il mio modo per raccontare che non bisogna mai arrendersi, anche quando la vita sembra averti tolto tutto”, conclude.