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Cambia la manovra: carcere per gli evasori, rinvio per carte e POS – Rai News

Ott 22, 2019
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22 ottobre 2019Luigi Di Maio e i cinque stelle possono dirsi soddisfatti: la manovra approvata solo una settimana fa in Consiglio dei Ministri cambia, viene formalizzato il carcere per gli evasori fiscali e vengono rinviate le norme sui carte di credito e pos. Al termine di una settimana di polemiche incrociate il premier Giuseppe Conte prima sigla una tregua con Luigi Di Maio; poi, con il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, incontra una ad una le delegazioni di maggioranza; infine dopo due ore e mezza di vertice di maggioranza giunge ad una quadra sui nodi ancora aperti.

Rinviati a luglio 2020 sia l’abbassamento del tetto al contante, sia le multe per chi non consente di pagare con pos, in attesa di un accordo sul calo dei costi delle commissioni delle carte di credito e della creazione di una piattaforma informatica dove far confluire tutti i dati utili al funzionamento del pacchetto anti evasione.

C’è l’intesa anche sull’inasprimento del carcere per gli evasori e sulla confisca per sproporzione, sul modello di quella che si applica ai mafiosi. È previsto il carcere da 4 a 8 anni per chi evade più di 100mila euro. La stretta, che entra subito nel testo del decreto fiscale, sarà in vigore solo dopo la conversione in legge da parte del Parlamento. Dunque non è ancora detta l’ultima parola sul carcere per gli evasori, lo dice chiaramente Dario Franceschini: “Il parlamento potrà approfondire tutti gli effetti e le conseguenze”. Il ministro Alfonso Bonafede afferma però di non temere modifiche e Di Maio festeggia l’intesa sulla norma di bandiera del M5s: “Finalmente tocchiamo gli intoccabili!”.

C’è poi il “bonus della befana” voluto dal premier. Arriverà a gennaio 2021, ma premierà solo le spese effettuate con carte e bancomat a partire da luglio 2020. Le risorse a disposizione – spiegano da Palazzo Chigi – restano 3 miliardi, che si tradurrebbero in un bonus tra i 300 e i 500 euro per le spese effettuate presso una serie di attività commerciali o di servizi ancora da definire. Fonti di governo spiegano che occorre creare un sistema informatico in grado di raccogliere i dati dei vari circuiti di carte di credito e calcolare quanto il possessore della carta vedrà tornare indietro attraverso il sistema del cashback.

Oltre alla legge di bilancio, che è tutt’altro che chiusa, restano ancora importanti divergenze nella maggioranza, in particolare su cosa fare della flat tax per le partite Iva. E si annunciano nuove tensioni. Al termine del lungo vertice di ieri sera, tutti gli alleati del M5s, Pd e Leu e Iv, si sono trovati uniti dall’insoddisfazione.

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