Il processo di transizione verso una mobilità più sostenibile dipende in gran parte dalle scelte della politica. È evidente che per spingere gli automobilisti a investire sui veicoli elettrici sono necessarie delle mosse da parte dei governi, che vanno dai contributi economici sotto forma di bonus fino alla creazione di un’adeguata rete di infrastrutture, senza la quale è impossibile per le auto a zero emissioni imporsi sul mercato (basti vedere quanto sta accadendo con le auto a idrogeno, relegato a un ruolo marginale proprio per l’assenza di un’adeguata rete di infrastrutture e con aziende come la Hyvia che si avviano alla liquidazione). Ed è proprio per questo motivo che negli Stati Uniti, per la precisione in California, si è pensato di introdurre nuovi codici edilizi che possono promuovere la ricarica delle automobili elettriche. A questo punto viene spontaneo chiedersi cosa centri l’edilizia con la mobilità? La risposta è semplice: i progetti di costruzione delle nuove case dovranno prevedere obbligatoriamente l’istallazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Andiamo ora a vedere nel dettaglio cosa prevede la nuova legge della California.
Posti per la ricarica delle auto elettriche in ogni nuovo appartamento
Secondo le nuove regole per l’edilizia, ogni unità abitativa con parcheggio in uno sviluppo multifamiliare (si intendono così i condomini) debba avere almeno un posto auto “EV Ready“, quindi equipaggiato di colonnina di ricarica con una presa da 240 V/20 A o un caricabatterie standardizzato per veicoli elettrici, come NEMA 6-20, 14-30, 14-50 o con connettori J1772 e J3400 (NACS).
Il numero di posti riservati alle auto elettriche e alla loro ricarica dipende dal numero di appartamenti presenti nell’intero condominio e dal numero di posti auto presenti nel parcheggio.
Posti auto EV Ready anche per attività commerciali e hotel
Ma i posti auto “EV Ready” non saranno obbligatori solamente per gli appartamenti ma anche per le nuove strutture commerciali e alberghiere. Per quel che riguarda le strutture commerciali, il numero di postazioni di ricarica dipende, come nel caso degli appartamenti, dalla grandezza dell’edificio e quella del parcheggio.
Il discorso è invece differenti per quel che riguarda gli hotel ma anche i motel, quest’ultimi molto diffusi negli Stati Uniti. In queste strutture, infatti, almeno il 65% dei parcheggi disponibili deve essere predisposto per la sosta e la ricarica delle automobili elettriche. Ma potrebbero essere introdotti dei bonus per far arrivare la quota al 100%.
Più in generale, in California almeno il 20% dei parcheggi non residenziali dovranno essere EV Ready: questo significa che il numero di colonnine di ricarica pubbliche dovranno aumentare sempre di più.
Parcheggi con colonnine di ricarica per auto elettriche: da quando entrano in vigore le nuove norme in California
Le nuove norme della California per quel che riguarda la realizzazione di parcheggi dotati di colonnine di ricarica per le auto elettriche non entreranno però immediatamente in vigore: saranno infatti effettive a partire dal 2026, in modo da dare il tempo ad architetti e ingegneri di rivedere i progetti con maggiore calma.
La California è lo stato americano con il maggior numero di auto elettriche
Il fatto che queste nuove norme per favorire la transizione verso una mobilità più sostenibile siano state introdotte in California non deve affatto stupire. Dei cinquanta stati che formano gli Stati Uniti, infatti, è quella che il maggior numero di auto elettriche ma è anche quello con il maggior numero di stazioni di ricarica pubbliche: sono 43.781 quelle che sono state registrate a inizio 2024.
La California è anche lo stato dove le vendite di auto elettriche stanno continuando a procedere in maniere più spedita: secondo alcune precisioni, nel 2026 il 35% del totale delle vetture in circolazione sulle strade dello stato saranno elettriche. È quindi naturale che il governo locale abbia deciso di intervenire cercando una soluzione per far in modo che anche le infrastrutture fossero adeguate al numero sempre più crescete di veicolo a zero emissioni in circolazione.
Quante colonnine di ricarica pubbliche ci sono in Italia?
Lasciando la California e trasferendoci in Italia, com’è la situazione per quel che riguarda le colonnine di ricarica pubbliche? Nel nostro Paese, al 30 settembre 2024, erano presenti 60.339 stazioni di rifornimento mentre le auto elettriche in circolazione, sempre alla data del 30 settembre, erano 261.731. Questo significa che in Italia è presente una colonnina di ricarica pubblica per ogni 4,5 auto a zero emissioni.
Oltre la metà di queste colonnine di ricarica pubbliche (per la precisione il 58%) si trovano nelle regioni del nord, il 22% in quelle del sud e nelle isole, il restante 20% invece è nelle regioni del centro Italia.
La gran parte di queste colonnine, ben 48.237, hanno una potenza uguale o inferiore ai 50 Kw. Solamente 3.566 hanno invece una potenza superiore ai 150 kW e permettono quindi ricaricare molto più velocemente la batteria della propria automobile. Le restanti 8.563 colonnine di ricarica hanno invece una potenza compresa tra i 50 e i 149 kW.
Il numero di colonnine di ricarica pubbliche nel nostro Paese è comunque in continuo aumento, basti pensare che si è passati dalle 24.797 del settembre 2021 alle 60.339 del settembre del 2024. Nel corso di appena dodici mesi, da settembre 2023 a settembre 2024, il numero di stazioni di rifornimento pubbliche per le vetture a zero emissioni è aumentato di circa 13.000 unità.
Certo il numero di auto elettriche presenti in Italia non è paragonabile a quello della California anche se, come i numeri dimostrano, a livello di infrastrutture pubbliche il nostro Paese è dotato di un numero maggiore di colonnine di ricarica rispetto allo stato americano.
A differenza di quanto avviene dalle parti di Los Angeles, nel nostro Paese le vetture a zero emissioni stanno però facendo molta fatica a imporsi sul mercato e continuano a essere una percentuale minima di quelle che ogni anno vengono immatricolate. I motivi per cui gli automobilisti preferiscono investire su altre auto sono vari: prima di tutto per il prezzo ritenuto eccessivo, poi per via delle prestazioni della batteria. L’autonoma è ritenuta anche troppo esigua soprattuto in relazione ai lunghi tempi di ricarica.
Per una ricarica completa possono infatti volerci anche diverse ore: un tempo eccessivo per chi è abituato a fare un pieno di benzina in pochi minuti.