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Calenda: “Privatizzare la Rai. Conti pubblici? Non serve manovra correttiva”

Nov 26, 2017

MILANO – Carlo Calenda a tutto tondo su Alitalia, Rai, conti pubblici e diatriba con la sindaca Raggi sulla gestione delle risorse per Roma. Il ministro dello Sviluppo economico è intervenuto a Faccia a faccia da Giovanni Minoli su La7 lanciando subito una proposta destinata a far discutere, sulla televisione pubblica: “E’ un sistema vecchio che non funziona più. Il mio pensiero personale è che la Rai va privatizzata e va dato il canone a chiunque fa progetti che hanno un valore di servizio pubblico”, ha attaccato. “Alla gente che guarda la televisione interessa avere il prodotto non chi lo offre”, ha aggiunto.

Come di consueto, l’uscita pubblica di Calenda è stata l’occasione per fare il punto sulle più importanti crisi industriali, a cominicare dall’Alitalia. “Oggi abbiamo più di tre offerte sul campo: una più finanziaria e due più industriali”, ha precisato Calenda in relazione alla procedura di vendita della compagnia. “Le valuteremo partendo per me dalla priorità numero uno, cioè assicurare collegamenti. La priorità numero due è meno soldi pubblici possibili, tra l’altro Gubitosi ha fatto un buon lavoro perché ha spesso pochissimo”. La terza priorità, ha sottolineato, è “la questione lavoratori”.

Altri temi nei suoi pensieri, i conti pubblici dopo che Bruxelles ci ha rimandati alla primavera, e lo scenario per le elezioni. “Non credo proprio”, ha risposto alla domanda se ci sarà una manovra correttiva in primavera. “E’ un negoziato che fa ogni anno” la Commissione europea, ha spiegato Calenda; quindi “ha ragione Padoan” e “l’Europa dovrebbe apprezzare lo sforzo” dell’Italia. I conti dell’Italia – ha sottolineato Calenda – sono molto veri” e l’Ue ci dice “che non basta mai, sbagliando”. Invece l’Europa “dovrebbe apprezzare lo sforzo che abbiamo fatto”.

Calenda ha quindi ribadito che “la crisi non è alle spalle, lo dicono i numeri oggettivi. Non abbiamo recuperato i punti di Pil persi dalla crisi in poi, ergo la crisi non è alle spalle; non abbiamo recuperato neanche tutta l’occupazione. Ma abbiamo fatto molti passi avanti”.

Guradando al fronte politico, non ha fatto mistero della sua idea su un possibile “Governo Renzusconi”? “Se fosse grande coalizione me lo auguro. Se è la fiera di chi la spara grossa, meglio di no”. “Raggi si lamenta dei soldi? Il problema” dei soldi “è spenderli, e fare accadere le cose. Altrimenti è tutto chiacchiere”, ha detto infine sulla polemica con la sindaca romana.

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