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Calenda a Circo Massimo: “Serve politica economica seria, Fi e M5S mettono a rischio il Paese”

Gen 8, 2018

MILANO – Tra campagna elettorale incalzante e grandi questioni industriali, il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, interviene a Circo Massimo su Radio Capital e chiarisce che al Paese dopo le elezioni serve “una politica economica seria” perchè “se non l’avremo” dopo le elezioni e se non avremo “un governo in grado di esercitarla andremo incontro a seri problemi”.

Calenda sottolinea ai microfoni di Radio Capital che “l’emergenza non è stata del tutto superata” e si deve rimanere “con i piedi per terra”. Viste le promesse elettorali che già sono state lanciate in pompa magna dai vari schieramenti – e dopo la polemica sulla stessa abolizione del canone Rai proposta da Matteo Renzi – Calenda ha puntato il dito su due disegni del centrodestra e del Movimento 5 stelle, ritenendoli “pericolose per l’Italia perché – argomenta – non tengono conto della fragilità economica e tendono a promettere tutto a tutti, dalle pensioni minime all’abolizione del bollo auto, cose forse giuste ma che non ci possiamo permettere”.

Il centrodestra, rimarca Calenda, “con le sue promesse mette a rischio i conti del Paese”, mentre i grillini puntano ad “una fuga dalla realtà dove si sostituisce il lavoro con redditi inventati”. Il centrosinistra “ha invece portato l’Italia fuori dalla recessione e ha ridotto il deficit”. La proposta di Grasso sulle tasse universitarie “è una cosa trumpiana”, sostiene infine circa la proposta del presidente del Senato che ieri, durante l’assemblea di Liberi e Uguali ha proposto l’abolizione di “tutte le tasse universitarie”.

Nell’intervista, Calenda fa anche il punto della situazione di Alitalia, per la quale “oggi abbiamo sul piatto tre offerte. Quello che faranno i commissari, già immagino alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima, è dire quale di queste offerte è la migliore, quindi con chi si può iniziare a fare la negoziazione in esclusiva”. “Io non ho preferenze – aggiunge – per me la questione è molto oggettiva e la valutazione sarà fatta sui numeri”.

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