(ANSA) – TORINO, 22 LUG – “È finita. Ce l’abbiamo fatta”.
Queste le prime parole di Carlalberto Cimenti, detto ‘Cala’,l’alpinista piemontese soccorso sul Gasherbrum VII, una voltaarrivato al campo base. Il suo compagno di cordata, FrancescoCassardo, ferito durante la discesa, è stato trasportatoall’ospedale di Skardu, nel Gilgit Baltista.
“Denis Urubko, Don Bowie e i due polacchi Jarek e Janusciussono stati degli angeli – aggiunge ‘Cala’ – senza di loro non cel’avremmo mai fatta e Francesco non sarebbe riuscito a passareun’altra notte a 6.300 metri. I ragazzi si sono resi subitodisponibili al recupero, hanno fatto tutto ciò che potevano.
Avevano appena terminato di scalare un 8.000 e sono corsi danoi”. “Don ha rinunciato alla sua spedizione per salvareFrancesco, doveva partire per il suo tentativo alla cima – dice-. L’elicottero non sarebbe mai riuscito a venirci a prelevare,c’erano troppi seracchi, i soccorsi via terra sono statifondamentali come per Fra lo è stato l’ossigeno messo adisposizione da Denis”.