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Lega, 13 club di B chiedono ad Abodi di restare

Mar 13, 2017

di Tullio Calzone

lunedì 13 marzo 2017 01:54

ROMA – Nostalgia di futuro. E’ quella che stanno provando, evidentemente, buona parte delle società di Lega B che hanno come obiettivo di far ritornare sui propri passi il presidente dimissionario Andrea Abodi. Sarebbe arrivato già a tredici il cartello di club in pressing sul manager capitolino che ha trasformato la categoria attraverso scelte innovative, con una lunga serie di progetti e iniziative, migliorando sensibilmente i fatturati associativi, prima di essere rieletto per la terza volta alla guida della cadetteria e di competere con Tavecchio a inizio marzo alla corsa alla presidenza della FIGC.

DIMISSIONI. Prima ancora di uscire sconfitto, ma a testa alta, dalla competizione federale, Abodi aveva correttamente rassegnato le dimissioni, proprio per non dare adito al sospetto di doppi giochi come più di qualcuno aveva temuto e denunciato anche un po’ maldestramente, non conoscendo la schiettezza del personaggio. In molti si erano chiesti perché l’elezione a presidente della Lega B pur ambendo a guidare la FIGC? L’idea era quella di mantenere compatta la categoria da tutelare di fronte alle preoccupanti novità che arrivano nel calcio italiano soprattutto relativamente alla famosa ripartizione delle risorse della Legge Melandri, novità suggerite proprio dalla Federazione che riguarderanno molto da vicino soprattutto le società di Serie B e di Lega Pro, oggettivamente in contrasto con le tante promesse che sono state fatte in questi ultimi tempi anche a fini elettorali.

LEGGE MELANDRI – Come si ricorderà, la diatriba attorno alla consistenza di queste risorse è vecchia di qualche anno. La Lega Serie A si era impegnata a destinare 7,5% della vendita de diritti tv alla Lega B e ai suoi club, anche attraverso la Fondazione. In realtà non si è mai andati oltre il 6,6%. Ma la novità assoluta è che queste risorse saranno ridotte al 6 per cento e non potranno essere più devolute dalla Lega Serie A, bensì dalla Figc e saranno vincolate solo agli investimenti nelle infrastrutture e nella valorizzazione dei giovani e non più anche nella gestione complessiva dell’attività del club.

ANCHE LOTITO – Intanto, di fronte alle tredici società in pressing su Abodi ce ne sarebbero altre sette (Salernitana, Entella, Verona, Perugia, Ternana, Carpi e Cesena) contrarissime al ritiro delle dimissioni, peraltro possibili secondo lo Statuto, e che avrebbero individuato in Gianluca Paparesta, sembra, il possibile nuovo candidato alla guida della Lega. Ma c’è anche chi pensa addirittura a Claudio Lotito presidente! Una società è incerta (il Vicenza) e un’altra, il Latina, è interessata da una curatela fallimentare che non parteciperà quasi certamente alla vicenda per ovvie ragioni.

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