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Bus ungherese, a casa i superstiti. Anche Budapest apre l’indagine

Gen 22, 2017

Rientreranno in Ungheria oggi, con i genitori o con i mezzi della Croce Rossa ungherese, i ragazzi del liceo classico Sninyei Merse Pal di Budapest che erano a bordo del pullman finito contro un pilone e andato a fuoco in A4 a Verona, dove venerd notte sono morte 16 persone. I ragazzi – dice il console generale d’Ungheria, Judith Timaffy – sono stati sentiti dalla polizia stradale e il magistrato ha dato il permesso per il ritorno in patria. Probabile in ritorno in Ungheria anche di due dei sei feriti ricoverati negli ospedali veronesi. Intanto, parallelamente all’Italia, anche la polizia ungherese ha avviato un’inchiesta sulle cause dell’incidente. Gli inquirenti cercano informazioni sulle condizioni tecniche del bus al momento della partenza dall’Ungheria e hanno sequestrato nella sede del noleggiatore Pizolit Bus srl tutta la documentazione al riguardo.

Nell’incidente, fra gli altri, sono morti anche i due figli, Laura e Balazs, del professore di educazione fisica Gyorgy Vigh che, dopo essersi messo in salvo, era rientrato nel mezzo pi volte per tirare fuori a una a una altre persone. Non riuscito a salvare il figlio e la figlia, dice Timaffy. A bordo del pullman c’era anche la moglie del docente che – sottolinea il console – ha visto morire la figlia. Il ragazzo non l’hanno proprio visto ma purtroppo tra i deceduti.

Sono sei, intanto, le persone ricoverate nei due ospedali veronesi, al Borgo Trento e al Borgo Roma. Secondo quanto si appreso, le persone ricoverate sarebbero tutte adulti, due dei quali non ancora identificati, che erano a bordo del mezzo assieme al gruppo di studenti del liceo classico Szinyei Merse Pal di Budapest. A Borgo Trento sono cinque i ricoverati: due coniugi al centro ustioni, un uomo con una frattura al polso e due persone non identificate, una con gravi ustioni e l’altra con trauma cranico. A Borgo Roma, invece, ricoverato un uomo, pare un docente, con trauma cranico. Intanto dall’Ungheria, assieme ai genitori dei ragazzi, sono arrivati anche alcuni psicologi, che assieme a un collega dell’azienda ospedaliera di Verona e a due psicologhe della Polizia assistono i ragazzi sopravvissuti alla tragedia.

Rogo bus ungherese in A4 Verona, 16 morti

Continua intanto il lavoro della Polizia stradale di Verona per arrivare a ricostruire nel dettaglio la dinamica e le cause dell’incidente, alla luce anche dell’inchiesta aperta dalla procura scaligera per omicidio colposo plurimo stradale. Accertamenti che si basano anche sulle testimonianze rese dai sopravvissuti, da quelle di automobilisti che hanno incrociato il pullman lungo il tratto autostradale da Milano verso Verona, dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza della rete autostradale.

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