• 9 Aprile 2025 9:58

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Brignone: cosa succede ora. La corsa verso i Giochi, le tappe del recupero

Apr 3, 2025

AGI – Federica Brignone ha riportato la frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra. Un incidente che la terrà lontana dalle piste per almeno sei mesi ma che non mette a rischio la sua partecipazione, perfettamente competitiva, alle olimpiadi invernali di Milano Cortina in programma dal 6 al 22 febbraio 2026. Lo dice all’AGI il dottor Daniele Mazza, specialista in Ortopedia e traumatologia e medico della Nazionale Under 21 di calcio maschile.

“Federica Brignone ha riportato una frattura scomposta del piatto tibiale, che è una lesione grave – spiega il medico – che interessa la parte superiore della tibia, ovvero quella che entra in contatto con il femore formando l’articolazione del ginocchio e negli sportivi di alto livello può rappresentare un problema significativo, perché compromette stabilità mobilità e performance dell’articolazione fondamentale per la pratica sportiva ad alta intensità.

Il trattamento negli sportivi – spiega ancora – è quasi sempre chirurgico per riallineare e stabilizzare l’articolazione mediante l’utilizzo di placche e viti, talvolta usati innesti ossei in modo da permettere un recupero ottimale e prevenire deformità o instabilità del ginocchio. Il trattamento conservativo è anche una opzione – dice ancora – ma potrebbe allungare i tempi con l‘immobilizzazione e la rigidità nelle prime fasi”.

La riabilitazione, spiega il dottor Mazza, “si articola in più momenti nella fase iniziale: da zero a sei settimane, si mantiene un carico ridotto e si inizia una mobilizzazione passiva controllata, lavorando sul contenimento del dolore e dell’infiammazione. Nella fase intermedia, dalle sei alle dodici settimane, si punta al recupero del movimento attivo, alla tonificazione muscolare e all’equilibrio. Infine nella fase avanzata, tra i tre e i sei mesi – conclude – si reintroducono corsa, salti, cambi di direzione e gesti tecnici specifici dello sport praticato”.

Tra undici mesi, quando prendono il via le olimpiadi di Milano Cortina, dunque, Federica Brignone dovrebbe essere perfettamente pronta per confermarsi ai suoi livelli. 

AGI – Federica Brignone ha riportato la frattura scomposta pluriframmentaria del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra. Un incidente che la terrà lontana dalle piste per almeno sei mesi ma che non mette a rischio la sua partecipazione, perfettamente competitiva, alle olimpiadi invernali di Milano Cortina in programma dal 6 al 22 febbraio 2026. Lo dice all’AGI il dottor Daniele Mazza, specialista in Ortopedia e traumatologia e medico della Nazionale Under 21 di calcio maschile.
“Federica Brignone ha riportato una frattura scomposta del piatto tibiale, che è una lesione grave – spiega il medico – che interessa la parte superiore della tibia, ovvero quella che entra in contatto con il femore formando l’articolazione del ginocchio e negli sportivi di alto livello può rappresentare un problema significativo, perché compromette stabilità mobilità e performance dell’articolazione fondamentale per la pratica sportiva ad alta intensità.
Il trattamento negli sportivi – spiega ancora – è quasi sempre chirurgico per riallineare e stabilizzare l’articolazione mediante l’utilizzo di placche e viti, talvolta usati innesti ossei in modo da permettere un recupero ottimale e prevenire deformità o instabilità del ginocchio. Il trattamento conservativo è anche una opzione – dice ancora – ma potrebbe allungare i tempi con l’immobilizzazione e la rigidità nelle prime fasi”.
La riabilitazione, spiega il dottor Mazza, “si articola in più momenti nella fase iniziale: da zero a sei settimane, si mantiene un carico ridotto e si inizia una mobilizzazione passiva controllata, lavorando sul contenimento del dolore e dell’infiammazione. Nella fase intermedia, dalle sei alle dodici settimane, si punta al recupero del movimento attivo, alla tonificazione muscolare e all’equilibrio. Infine nella fase avanzata, tra i tre e i sei mesi – conclude – si reintroducono corsa, salti, cambi di direzione e gesti tecnici specifici dello sport praticato”.
Tra undici mesi, quando prendono il via le olimpiadi di Milano Cortina, dunque, Federica Brignone dovrebbe essere perfettamente pronta per confermarsi ai suoi livelli. 

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