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Brexit: a rischio i voli Londra-Ue. I pericoli per Ryanair, easyJet, British Airways e Vueling

Mar 30, 2017

La Brexit potrebbe avere un impatto dirompente sul trasporto aereo in Europa. Le pi colpite saranno le compagnie aeree con base in Gran Bretagna, ma anche i voli tra Gran Bretagna e il resto d’Europa potrebbero essere pesantemente ridimensionati. Questo perch oggi all’interno dell’Unione europea c’ una completa liberalizzazione del traffico aereo. Una compagnia di ogni paese dell’Ue pu volare liberamente tra qualsiasi punto nella Ue, anche tra due Stati diversi da quello di appartenenza o fare voli interni in un altro Stato, a patto naturalmente di ottenere i diritti di atterraggio e partenza negli aeroporti (gli slot) . Questo regime, che si pu definire “Open sky” (cio “cielo aperto”), cesserebbe di colpo per la Gran Bretagna nel momento in cui fosse completato il processo di uscita dall’Unione europea, tra due anni.

Fine dei “cieli liberi”

Con l’uscita dalla Ue la Gran Bretagna diventerebbe un paese extraeuropeo e quindi nell’aviazione i suoi rapporti con gli altri 27 Stati dovrebbero essere rideterminati da accordi bilaterali internazionali, come quelli per esempio tra altri paesi come la Svizzera, la Russia, o di altri continenti. Le compagnie con base in Gran Bretagna non potrebbero pi fare tutti i voli che vogliono con il resto d’Europa. Ma anche le compagnie degli altri 27 paesi Ue non potrebbero pi volare liberamente verso Londra e altre citt della Gran Bretagna. Questa situazione colpirebbe soprattutto le due grandi compagnie low cost che volano in tutta Europa, Ryanair e easyJet, ma anche British Airways e Vueling. Ryanair, che essendo irlandese manterr lo status comunitario, ha lanciato l’allarme per il rischio di un blocco dei voli tra Gran Bretagna e il resto d’Europa. La preoccupazione di Ryanair si spiega con il fatto che la compagnia guidata da Michael O’Leary ha la fetta pi importante dell’attivit sul mercato britannico, sia con alcuni voli interni sia, e questo il punto pi importante, con i voli dall’aeroporto di Stansted, a Nord di Londra, in tutta l’Europa.

L’allarme di Ryanair

Gli operatori dell’aviazione sostengono che ci vorr un nuovo accordo nell’aviazione tra Gran Bretagna e l’Unione europea. Ryanair ha fatto un appello al governo britannico perch discuta con urgenza il tema nei negoziati con la Ue. A circa 9 mesi dal referendum sulla Brexit non sappiamo quali effetti avr sul settore dell’aviazione ha detto Kenny Jacobs, direttore marketing di Ryanair. A suo avviso sta diventando preoccupante che il governo britannico sembri non avere un piano B per mantenere i cieli liberalizzati della Gran Bretagna legati all’Europa se non dovesse restare in vigore l’accordo europeo “Open sky”. In questo caso, secondo Ryanair, Londra dovr o negoziare un accordo bilaterale con la Ue per consentire i voli per l’Europa, oppure ripristinare le regole storiche del Wto, che non coprono l’aviazione, aumentando cos la possibilit che non ci siano voli tra Europa e Gran Bretagna da marzo.

easyJet costituir una nuova compagnia in un altro paese Ue

Nei mesi scorsi alcune compagnie hanno detto che potrebbero cercare di mantenere lo status comunitario richiedendo un certificato di operatore aereo (Coa), la licenza che abilita al servizio commerciale, in un altro paese dell’Ue. easyJet, che ha gi una consociata in Svizzera, ha fatto questa ipotesi e potrebbe annunciare entro poche settimane la costituzione di una controllata nella Ue con un Coa dell’Unione europea. Parte delle attivit potrebbero essere trasferite fuori da Luton, ma il quartier generale resterebbe in Gran Bretagna. In questo modo easyJet potrebbe continuare a fare voli tra altri paesi dell’Ue, ma questo non risolverebbe il problema dei voli con Londra se cadesse il regime “open sky”.

Il problema dell’azionariato: anche British Airways, Iberia e Vueling sarebbero fuori gioco

C’ un problema supplementare che tocca le compagnie di nazionalit britannica e Ryanair. Quello delle quote azionarie. Secondo le norme dell’Ue una compagnia per volare liberamente in Europa ed essere definita comunitaria deve essere di propriet in maggioranza, cio per almeno il 50% del capitale pi un’azione, di soggetti comunitari. Secondo dati riportati da un’inchiesta del quotidiano britannico The Guardian, con l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue – in base alla situazione attuale – non avrebbero pi soci in maggioranza della Ue sia easyJet, sia Ryanair, sia Iag, la holding casa madre di British Airways, Iberia, Vueling ed Aer Lingus. EasyJet controllata attualmente all’84% da soggetti comunitari, ma la quota scenderebbe al 49% dopo la Brexit, pur considerando come “comunitario” il socio principale, Stelios Haji-Ioannu, che ha la doppia cittadinanza britannica e cipriota.

Le azioni dell’irlandese Ryanair sono considerate per il 60% in mano a soggetti comunitari, ma la quota scenderebbe al 40% escludendo i soci britannici. Anche questo spiega la reazione alalrmata della compagnia di Michael O’Leary.

Nel caso del gruppo Iag il problema sarebbe ancora pi vasto. Dovrebbe esserci un riassetto nell’azionariato, con l’uscita di soci che non sarebbero pi della Ue e l’ingresso di altri soci comunitari anche dopo la Brexit. British Airways non fa voli tra altri Stati della Ue e quindi la sua capacit di volare tra Gran Bretagna e altri paesi sarebbe legata a un nuovo accordo tra Londra e i 27. Ma Iberia, per esempio, se Iag perdesse lo status di societ comunitaria, non potrebbe volare da Madrid a Roma o da Madrid a Parigi. E la low cost Vueling non potrebbe pi fare voli in Italia, n tra l’Italia e altri paesi.

“Con l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue – in base alla situazione attuale – non avrebbero pi soci in maggioranza della Ue sia easyJet, sia Ryanair, sia Iag, la holding casa madre di British Airways, Iberia, Vueling ed Aer Lingus. ”

Dati riportati dal quotidiano britannico The Guardian

Lufthansa: Non si pu far finta che non sia successo nulla

Le conseguenze sarebbero devastanti, molto pi ampie di quello che si possa immaginare. Tutto dipender da come verranno regolati i rapporti tra Gran Bretagna e il resto della Ue, se ci sar un nuovo accordo. Ma le grandi compagnie continentali, a partire da Lufthansa che lo ha gi dichiarato, potrebbero fare di tutto per impedire che i vettori britannici loro concorrenti e la stessa Ryanair abbiano vita facile dopo la Brexit. L’a.d. di Lufthansa, Carsten Spohr, si aspetta che Francia e Germania assumeranno una linea dura nei negoziati sulla Brexit riguardo all’aviazione britannica. Non si pu far finta che non sia successo nulla ha detto Spohr.

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