Un braccialetto di riconoscimento per i clochard milanesi. Lo distribuisce il Comune di Milano nell’ambito delle iniziative del cosiddetto Piano freddo, il piano di aiuti per chi vive in strada d’inverno. E’ l’ultima novità fra le misure adottate per evitare di arrivare tardi con i soccorsi e le cure adeguate a chi ha bisogno in questa stagione rigida.
I braccialetti rossi di stoffa vengono messi al polso di tutti i senza fissa dimora che si rivolgono al Comune per avere la tessera ‘salvavita’, cioè la carta magnetica nella quale c’è un chip con tutte le informazioni socio sanitarie sulla persona assistita. Informazioni necessarie per avere in fretta il quadro della situazione personale di chi viene trovato in strada, per curarlo senza sbagliare terapia e senza bisogno di fare subito gli esami del sangue, quando li si incontra in un momento di bisogno o di emergenza.
“Spesso i clochard non hanno con sè i documenti nè tantomeno la tessera sanitaria e se devono essere portati in ospedale, è utile conoscere le loro patologie e la storia sanitaria: per questo abbiamo pensato di introdurre anche il braccialetto di riconoscimento oltre alla tessera Salvavita”, spiega Stefania Zazzi, direttrice del dormitorio di viale Ortles e dirigente del settore Politiche sociali del Comune.
Stasera al dormitorio pubblico di viale Ortles intitolato ad Enzo Jannacci verrà consegnata la centesima tessera intestata a un senza dimora, a cui per l’occasione verrà consegnato anche il braccialetto rosso di riconoscimento, che ha un numero che fa riferimento alla tessera. Lo scopo di questo cordino di stoffa è consentire il riconoscimento immediato delle persone che si trovano in strada. Una cosa utile per gli operatori del terzo settore che in collaborazione col Comune tengono monitorato il popolo dei senza tetto facendo il giro ogni notte con i pulmini che distribuiscono cibo, bevande calde, coperte e altri generi di conforto.
Ad oggi ci sono ancora centinaia di persone che dormono in strada, nonostante la possibilità di andare gratuitamente nei dormitori pubblici. Sono 2700 i posti nei centri d’accoglienza del Comune e ci sono ancora molti letti liberi, in diverse strutture e in vari quartieri. Per prenotarsi basta andare o chiedere al Centro Aiuto Stazione Centrale di via Ferrante Aporti, angolo viale Brianza, aperto tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 24 (sabato e domenica dalle 9).
Rivolgendosi al Centro è possibile avere un posto letto. Chiunque intenda cercare ospitalità per sé o per altri può
rivolgersi a questo servizio, aperto appositamente fino a tarda ora per dare soccorso, insieme alle unità mobili diurne e notturne, a chi ha bisogno e accetta un ricovero. Dallo scorso 15 novembre il Centro Aiuto Stazione Centrale ha prolungato gli orari di servizio rimanendo aperto tutti i giorni, dalle 8.30 alle 24 (il sabato e la domenica dalle 9). Per le segnalazioni di persone in difficoltà è possibile recarsi al centro o chiamare questi numeri: 02/88447645-7-8-9.