• 3 Ottobre 2024 15:20

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Boxe a Parigi, Malagò: “Tra Iba e Cio io sto al 100% con il Cio”

Ago 6, 2024

AGI – “Volevo fare una precisazione, quando io ho parlato di pressioni che lei (la pugile Angela Carina, ndr) ha ricevuto non intendevo necessariamente pressioni dalla Iba, intendo dire che certo la Iba ha strumentalizzato la vicenda Carini, e c’è una palese situazione di conflitto con il Cio e io ovviamente io sto al 100% della parte del Cio. Non mi è sembrato una bella cosa che abbiano proposto un premio alla Carini, non ho capito neanche a quale titolo”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò da Casa Italia ritornando sul tema che nei giorni scorsi ha coinvolto la pugile italiana Angela Carini e quella algerina Imane Khelif.

 

L’Iba, International Boxing Association, presieduta dal russo Umar Kremlev, dopo l’uscita di scena della Carini, aveva proposto all’atleta italiana ma anche alla federazione italiana e all’allenatore un premio in denaro: 50mila dollari ad Angela, 25mila per la federazione e 25 per il tecnico. La Federazione Pugilistica Italiana, entrata in silenzio stampa, dopo alcune ore ha fatto sapere che nessuna delle tre parti accetterà il premio. Carini, che aveva abbandonato il match dopo 48 secondi perché i colpi dell’avversaria erano “troppo forti”, è nel frattempo già rientrata a casa. “Umanamente siamo vicini ad Angela, sicuramente nei giorni antecedenti alla gara, tutta una serie di voci, di rumors, di chiacchiere, in un certo modo anche di pressioni magari non volute sicuramente, non le hanno fatto bene”, ha detto il numero uno dello sport italiano. 

Delusioni e sorprese

“Delusione è una parola che vorrei evitare, almeno fino ad adesso sono riuscito a farlo. C’è dispiacere che non sia arrivato l’oro dal fioretto, sia maschile che femminile, anche se ovviamente comunque ci sono stati tre argenti che sono importanti, ma voi sapete bene la differenza. La più grande sorpresa è l’oro di Alice D’Amato nella ginnastica”, ha aggiunto rispondendo alla domanda quali sono state le delusioni e le sorprese della spedizione italiana dopo dodici giorni di gare delle Olimpiadi.

AGI – “Volevo fare una precisazione, quando io ho parlato di pressioni che lei (la pugile Angela Carina, ndr) ha ricevuto non intendevo necessariamente pressioni dalla Iba, intendo dire che certo la Iba ha strumentalizzato la vicenda Carini, e c’è una palese situazione di conflitto con il Cio e io ovviamente io sto al 100% della parte del Cio. Non mi è sembrato una bella cosa che abbiano proposto un premio alla Carini, non ho capito neanche a quale titolo”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò da Casa Italia ritornando sul tema che nei giorni scorsi ha coinvolto la pugile italiana Angela Carini e quella algerina Imane Khelif.
 
L’Iba, International Boxing Association, presieduta dal russo Umar Kremlev, dopo l’uscita di scena della Carini, aveva proposto all’atleta italiana ma anche alla federazione italiana e all’allenatore un premio in denaro: 50mila dollari ad Angela, 25mila per la federazione e 25 per il tecnico. La Federazione Pugilistica Italiana, entrata in silenzio stampa, dopo alcune ore ha fatto sapere che nessuna delle tre parti accetterà il premio. Carini, che aveva abbandonato il match dopo 48 secondi perché i colpi dell’avversaria erano “troppo forti”, è nel frattempo già rientrata a casa. “Umanamente siamo vicini ad Angela, sicuramente nei giorni antecedenti alla gara, tutta una serie di voci, di rumors, di chiacchiere, in un certo modo anche di pressioni magari non volute sicuramente, non le hanno fatto bene”, ha detto il numero uno dello sport italiano. 
Delusioni e sorprese
“Delusione è una parola che vorrei evitare, almeno fino ad adesso sono riuscito a farlo. C’è dispiacere che non sia arrivato l’oro dal fioretto, sia maschile che femminile, anche se ovviamente comunque ci sono stati tre argenti che sono importanti, ma voi sapete bene la differenza. La più grande sorpresa è l’oro di Alice D’Amato nella ginnastica”, ha aggiunto rispondendo alla domanda quali sono state le delusioni e le sorprese della spedizione italiana dopo dodici giorni di gare delle Olimpiadi.

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