MILANO – Ore 9.20. Borse europee deboli in scia alla chiusura in calo di Wall Street, penalizzata ieri della pubblicazione di una serie di dati macroeconomici poco incoraggianti che hanno suggerito un possibile rallentamento dell’economia Usa. Nel frattempo si è chiuso il primo giorno dei negoziati tra Washington e Pechino per scongiurare il via ai maxi dazi decisi da Trump. Anche Tokyo ha chiuso gli scambi in calo, con il Nikkei che ha lasciato sul terreno lo 0,18%, in grande spolvero invece Shanghai, in salita dell’1,61%.
In Europa, Milano è poco sopra la parità, Londra e Francoforte sono piatte e Parigi cede lo 0,1%. A Piazza Affari bene Tim, che ieri ha approvato il piano industriale annunciando un’intesa con Vodafone nelle torri per il 5G. Un’intesa che fa volare Inwit, la società delle torri, che guadagna oltre dieci punti percentuali. Per il nostro Paese però l’attenzione è tutta per l’atteso giudizio di Fitch sul rating, prevista in serata.
L’euro apre stabile sopra 1,13 dollari. La moneta unica passa di mano a 1,1342 dollari. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è in rialzo a 273 punti, dopo aver chiuso ieri a quota 271 punti. Il rendimento del decennale sale a quota 2,855%.
Tra i dati macroeconomici, l’inflazione giapponese si è attestata allo 0,2% a gennaio, in linea con le attese e in lieve indebolimento rispetto al +0,3% precedente. In Germania, confermato il Pil piatto nel quarto trimestre. Tra gli altri dati attesi, L’indice ifo a febbraio e dall’eurozona l’inflazione a gennaio.
Petrolio in lieve rialzo: i contratti sul greggio Wti con scadenza a marzo passano di mano a 57,10 dollari al barile (56,96 ieri sera a New York). Il Brent recupera 11 centesimi a 67,18 dollari al barile. In rialzo anche l’oro, a 1325 dollari l’oncia.