MILANO – Ore 9.40. Partenza positiva per i listini europei, secondo le indicazioni che arrivano dai future, che sfruttano il traino di Wall Street, tornata a chiudere in rialzo dopo due sedute negative consecutive. Milano sale dello 0,8%, a Francoforte il Dax cresce dello 0,34%, a Parigi il Cac40 si muove con un +0,53% e a Londra l’indice Ftse100 segna un +0,13%.
Sulla Borsa Usa ha pesato anche la riunione della Fed, che ha detto di attendersi che l’inflazione “risalga quest’anno per attestarsi nel medio termine attorno all’obiettivo del 2%”. Parole che ha suggerito un possibile rialzo dei tassi già nel prossimo direttivo, rafforzando così il dollaro. Anche per Tokyo una giornata tutta in territorio positivo, con il Nikkei che termina guadagnando l’1,68% dopo sei giorni di perdite.
Le parole della Fed hanno quindi indebolito l’euro, scivolato sotto quota 1,24 e passa di mano a 1,2389 dollari e 135,76 yen. In lieve rialzo invece il cambio Dollaro/yen in lieve rialzo, a 109,57.
A Piazza Affari occhi puntati su Ferrari che pubblica i conti 2017. In calo lo spread Btp/Bund, a 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,01%.
Tra i dati macroeconomici attesi, gli indici Pmi in arrivo da Cina, Eurozona e Usa. In Italia in agenda i nuovi dati sul fabbisogno pubblico e le immatricolazioni di auto nuove.
I prezzi del petrolio sono in rialzo. I contratti future sul Wti, con consegna a marzo, guadagnano 14 cent a 64,87 dollari. Quelli sul Brent, con consegna ad aprile, salgono di 14 cent a 69,03 dollari. Le riserve di petrolio ieri, dopo dieci settimane consecutive di calo, hanno registrato un aumento settimanale molto più forte del previsto negli Stati Uniti. Oro in calo, a 1339 dollari l’oncia.