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Borse positive, Tokyo brinda alla riconferma di Abe

Ott 23, 2017

MILANO – Ore 9.20. Ripartenza lenta per le Borse europee in una settimana che guarda soprattutto a giovedì, quando la Banca Centrale Europea potrebbe annunciare una prima riduzione degli acquisti mensile nell’ambito del Quantitative Easing. Milano comincia in rialzo ma va in negativo e cede lo 0,09%, Londra arretra dello 0,08%, Francoforte cresce dello 0,07% e Parigi dello 0,05%. Ancora in calo Madrid, con l’Ibex35 che perde lo ,02%.

Tokyo intanto brinda alla netta riconferma del premier in carica Shinzo Abe, la Borsa nipponica ha archiviato la seduta in rialzo dell’1,11% a 21.696,65 punti, il livello più alto mai toccato dal Nikkei dalla sua creazione nel 1950. L’impatto del voto si è fatto sentire anche sullo yen, in ribasso, con gli operatori di mercato che scommettono sul proseguimento di una politica monetaria, quella della Bank of Japan, incentrata sull’indebolimento dello yen.

Sempre sui mercati valutari l’euro è lievemente in calo sul dollaro in avvio, con il cambio a 1,177 sul biglietto verde contro contro gli 1,1795 delle 17 di venerdì. Ancora poco mosso lo spread, intorno a 159 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,02%.

A Piazza Affari, è ripresa la stagione delle trimestrali. In serata, a mercati chiusi, sono attesi oggi i conti del terzo trimestre di Luxottica. Sempre in giornata, dall’Istat arriva la pubblicazione annuale sulle partecupazioni pubbliche, mentre nel pomeriggio si attenda la fiducia nei consumatori dell’Eurozona.

Petrolio in rialzo anche a causa delle tensioni in Iraq, in seguito al referendum per l’indipendenza del Kurdistan. L’esercito iracheno ha preso il controllo dei campi petroliferi che erano in mano ai curdi. Il Wti sale di 22 cent a 52,06 dollari. Il barile di greggio Brent con consegna a dicembre ha aperto oggi al rialzo sul mercato dei futures di Londra a 57,86 dollari, lo 0,19% in più rispetto alla precedente chiusura. Sotto pressione l’oro che sconta il rafforzamento del dollaro, con il lingotto che vale 1276 dollari l’oncia.

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