MILANO – Ore 9:45. Partenza piatta sulle Borse europee, dopo la giornata cauta che si è registrata in Asia a sua volta condizionata dalla chiusura contrastata di Wall Street di venerdì scorso: il Dow Jones ha guadagnato lo 0,26% e il Nasdaq perso lo 0,25%. Oggi Milano gira in positivo dopo la partenza sotto la parità: il Ftse Mib segna +0,08% con Telecom Italia in evidenza e Fca debole. Contrastate le altre: Londra sale dello 0,04%, Francoforte cede lo 0,2% e Parigi arretra dello 0,27%.
Questa mattina, la Borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,46%, nonostante il crollo del titolo Sony, scivolato di oltre l’8% dopo che il colosso ha annunciato di aver tagliato l’outlook sul fatturato per l’intero anno fiscale, a causa delle vendite più deboli delle attese di smartphone e di macchine fotografiche.
La giornata macroeconomica ruota intorno alle indicazioni sui prezzi al consumo, previsti anche per l’Italia, che orientano le scelte della Bce. Sabato è stato diffuso l’indice Pmi dei servizi della Cina stilato da Caixin/Markit, sceso a gennaio a 53,6 punti dai 53,9 di dicembre, ma oltre la soglia dei 50 punti. Oggi la Borsa di Shanghai è rimasta chiusa per il Festival di Primavera, mentre Hong Kong ha chiuso in anticipo per il Capodanno. Negli Stati Uniti si guarda in particolare agli ordinativi industriali, oltre che alla stagione delle trimestrali che oggi segnala Google.
Avvio in cauto rialzo per l’euro. La moneta europea passa di mano a 1,1443 dollari e 125,61 yen. Dollaro/yen in rialzo a 109,77. Osservato speciale lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che è tornato ad allargarsi sensibilmente la scorsa settimana con le notizie negative sulla recessione italiana: il differenziale di rendimento tra decennali parte ancora in lieve rialzo, portandosi oltre 260 punti base con rendimento al 2,75%.
Tra le materie prime, il prezzo del petrolio si stabilizza e consolida i guadagni accumulati dopo le sanzioni Usa al Venezuela. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti guadagnano 2 cent a 55,28 dollari e quelli sul Brent crescono di 8 cent a 62,88 dollari. Quotazioni dell’oro in calo sui mercati asiatici con il lingotto con consegna immediata che cede lo 0,4% a 1.312 dollari l’oncia.