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Borse, l’Europa non riesce a rimbalzare. Saliscendi Piazza Affari, Milano torna in positivo. I mercati in attesa delle mosse dei governi

Mar 17, 2020

MILANO – Ore 10:30. Le Borse europee faticano a reagire dopo un’altra giornata difficilisssima per i mercati, la peggiore per Wall Street dal lunedì nero del 1987. Un segnale molto poco rassicurante all’indomani della nuova mossa a sorpresa della Fed, che nel tentativo di mettere in campo una manovra shock ha quasi azzerato il costo del denaro, portandolo allo 0-0,25%. Ma il tracollo degli indici americani, seguito ai nuovi pesanti cali registrati in Europa, ha messo in evidenza come le Banche centrali oggi abbiano armi spuntate di fronte a crisi di questa natura.

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Le Borse europee aprono in positivo, ma dopo poco tempo girano in rosso: dopo aver allungato fino al +5% nelle prime battute, Milano inverte rotta e il Ftse Mib cede lo 0,8 per cento. Dinamica simile per le altre Piazze del Vecchio continente: Londra scivola in rosso dell’1,4%, Parigi dello 0,55% e Francoforte dell’1,03%. A Piazza Affari la Consob ha ordinato un nuovo stop alle vendite allo scoperto su 20 titoli, dopo l’alt deciso già la scorsa settimana su un paniere più ampio. Tra le storie azionarie di giornata si segnala l’Opa su Molmed, la società Biotech controllata da Fininvest, da parte della giapponese Agc: la holding dei Berlusconi ha già detto che aderirà all’Offerta, intanto il titolo Molmed corre in Borsa. Fiacca la reazione in Asia, con Tokyo che ha chiuso in rialzo dello 0,06% e Shanghai in calo dello 0,36%.

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Le risposte dei governi

I mercati si attendono molto dalle misure messe in campo dai governi. Dopo il maxi decreto da 25 miliardi varato ieri dall’Italia si muove anche il governo francese, con il ministro dell’Economia Bruno Le Maire che ha annunciato un intervento da 45 miliardi di euro per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Ai microfoni di Rtl il ministro ha parlato di una “guerra lunga e violenta che richiederà di mobilitare tutte le nostre forze”. Le Maire ha anche precisato che il governo si aspetta di entrare in recessione, prevedendo una caduta dell’1% del pil nel 2020.


Grande attesa anche per quanto metteranno in campo gli Stati Uniti. Già in giornata potrebbero essere diffusi i primi dettagli del piano anti-crisi della Casa Bianca, che secondo indiscrezioni potrebbe raggiungere gli 800 miliardi di dollari.

Leggero calo per lo spread in mattinata, dopo la fiammta della vigilia che l’ha fatto allargare di una trentina di punti base rispetto alla chiusura di venerdì. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si attesta a 252 punti, con il rendimento del decennale al 2%.

Tra le commodities rimbalza il prezzo del petrolio: il Wti del Texas segna un aumento del 4,6% a 30,34 dollari la barile. Guadagna terreno anche il Brent a 30,72 dollari +2,9%.

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