MILANO – Ore 10:15. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina continuano a gettare ombre nefaste sui mercati internazionali. Anche oggi le Piazze asiatiche si sono mosse deboli, mentre i future sugli Usa sono in cauto rialzo e i listini Ue partono in positivo. Milano segna +0,3%, Francoforte sale dello 0,5%, Parigi registra +0,4% e Londra +0,3%.
Questa mattina, la Borsa di Tokyo ha chiuso in calo con l’indice Nikkei in rosso dello 0,29% a 20.942,53 punti. In ribasso anche le piazze cinesi: Shanghai -0,8%, Shenzhen -1,4%. Gli investitori in Oriente hanno risentito del forte ribasso registrato ieri sera a Wall Street: Dow Jones -0,88%, Nasdaq -0,79%. Lo S&P500 ha chiuso ai minimi da marzo.
Lo spread tra Btp e Bund apre in leggero calo intorno a 280 punti base, con rendimento del decennale al 2,63% sul mercato secondario, in attesa della risposta italiana alla Commissione Ue, che ieri con una lettera ufficiale ha chiesto chiarimenti sul mancato rispetto degli impegni di discesa del rapporto debito/Pil. A livello globale, la cautela è testimoniata dal fatto che i rendimenti dei titoli americani continuano a rimanere sui minimi dal 2017. Attenzione all’asta del Tesoro con il collocamento di Btp dopo che l’asta di Bot semestrali di ieri si è chiusa senza scossoni.
L’euro resta in lieve rialzo sopra quota 1,13 per l’escalation della guerra commerciale tra Usa e Cina. La moneta europea passa di mano a 1,135 dollari e 122,14 yen. Dollaro/yen sale a 109,69. L’agenda macro odierna segnala che in Spagna l’inflazione è scivolata dello 0,8% annuo a maggio, ma l’attesa maggiore è per il Pil trimestrale degli Stati Uniti. In uscita da Oltreoceano anche le scorte all’ingrosso, le vendite di abitazioni in corso e le scorte di petrolio.
Il prezzo del petrolio rimbalza in asia, dove i future sul Light crude Wti avanzano di 29 cent a 59,10 dollari e quelli sul Brent di 26 cent a 69,71 dollari al barile. L’oro è debole sui mercati asiatici a 1.277,49 dollari l’oncia segnando una flessione dello 0,18%.