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Borse incerte sulle tensioni in Medio Oriente. Sale il petrolio

Giu 14, 2019

MILANO – Ore 11:45. Lo spread tra Btp e Bund si muove in leggero calo a 257 punti con il rendimento del decennale italiano al 2,32%, nonostante l’Eurogruppo di Mario Centeno abbia confermato la linea tracciata dalla Commissione europea che mette l’Italia verso una procedura per deficit eccessivo, nell’ambito del mancato rispetto delle regole sul debito pubblico.

Le Borse europee trattano in calo, nonostante la chiusura in rialzo di ieri a Wall Street, pagando la tensione geopolitica e guardando con preoccupazione all’impasse nelle relazioni commerciali tra Usa e Cina. Milano cede lo 0,14%, Londra è in linea a -0,15%, Francoforte cede lo 0,6% e Parigi lo 0,15%.

Questa mattina le Borse asiatiche hanno registrato una giornata debole con le tensioni in Medio Oriente dopo l’attacco a due petroliere nel Golfo dell’Oman ed i dati sull’economia cinese. Tokyo (+0,40%) è riuscita a sfruttare l’abbrivio lasciato da Wall Street e archivia la settimana in positivo. Sul mercato valutario lo yen si è apprezzato a 108,20 sul dollaro, e poco sopra 122 sull’euro. Tra le altre, Hong Kong va giù dello 0,7% e Shanghai dell’1%. Sul versante macroeconomico in arrivo dall’Italia una serie di dati economici sull’industria e l’inflazione a maggio. Dagli Stati Uniti la produzione industriale, le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori.

L’euro è stabile all’avvio dei mercati: la moneta unica è scambiata a 1,1272 dollari (-0,04%). In Asia lo yen è poco mosso (+0,1% a 108,32). Il tasso di inflazione a maggio ha frenato più del previsto in Italia: l’Istat ha rivisto al ribasso le stime e calcola registri una variazione nulla rispetto al mese precedente e un aumento dello 0,8% su base annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (era +1,1% ad aprile). La stima preliminare era +0,9%. Male i numeri della produzione industriale, in calo ad aprile.

Tra le materie prime, l’oro è in rialzo sui mercati. Il metallo con consegna immediata avanza dello 0,3% a 1345 dollari l’oncia. Il prezzo del petrolio è ancora in rialzo dopo l’attacco a due petroliere nello Stretto di Hormutz. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti avanzano di 28 cent a 52,56 dollari e quelli sul Brent di 59 cent a 61,90 dollari.

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