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Borse in rialzo in scia al rally di Wall Street. Spread stabile a 140 punti

Feb 26, 2018

MILANO – I mercati finanziari iniziano la settimana col piede giusto, in scia al rally dello scorso venerdì a Wall Street. I listini europei sono positivi, dopo gli acquisti che hanno caratterizzato gli scambi sulle Borse asiatiche. Milano segna un rialzo di circa 0,5 punti percentuali in apertura di giornata, in linea con Parigi e Londra. Ancora meglio Francoforte, che sale dello 0,7%.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi, che ha risentito di qualche incertezza dopo le parole di Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue, che ha espresso preoccupazioni per il voto italiano di domenica prossima, si trova stabile in area 140 punti base. Il decennale italiano rende il 2% sul mercato secondario, mentre il Tesoro si prepara a offrire in asta Bot semestrali. L’euro apre in rialzo pur restando sotto 1,24 dollari, mentre l’agenda macro di giornata è piuttosto scarica.

Debutto di settimana in forte rialzo, come accennato, stamane per la Borsa di Tokyo: al termine delle contrattazioni l’indice Nikkei dei titoli guida ha guadagnato l’1,19% terminando a 22.153,63 punti mentre il più ampio indice Topix è salito dello 0,81% a 1.774,81 punti. Il leading indicator del Giappone, indice anticipatore dello stato di salute dell’economia nipponica, scende a dicembre a 107,4 punti rispetto ai 108,2 di novembre e rivisto a l ribasso rispetto alla precedente stima di 107,9. Le Borse cinesi hanno segnato buoni guadagni all’indomani dell’annuncio delle proposte di riforma alla Costituzione della Cina promosse dal Pcc, tra cui l’eliminazione del limite di due mandati alla presidenza, e il richiamo alla corretta gestione a tre compagnie assicurativo, a pochi giorni dal commissariamento del colosso Anbang. L’indice Composite di Shanghai sale dell’1,23%, a 3.329,57 punti, mentre quello di Shenzhen segna un progresso del 2,24%, chiudendo a ridosso dei massimi intraday a quota 1.815,02. Lo yuan si rafforza di 104 punti base sul dollaro dopo che la Banca centrale cinese ha fissato la parità a 6,3378.

Venerdì a Wall Street, dove per la prima volta Amazon ha superato la soglia di 1.500 dollari, il Dow Jones ha segnato un record positivo del +1,4%. Bene anche lo S&P500 che ha guadagnato l’1,6%, mentre il Nasdaq è cresciuto dell’1,7%. Gli investitori sono stati rassicurati dalla Federal Reserve, che non sembra preoccupata da un’accelerazione dell’inflazione. In un rapporto pubblicato con cadenza semestrale in vista della testimonianza al Congresso, prevista domani, del suo governatore Jerome Powell, la Banca centrale americana ha detto di aspettarsi un incremento “moderato” dei salari. Questo potrebbe significare che la Fed forse non avrà bisogno di alzare i tassi quattro volte nel 2018, come temuto da quando il 2 febbraio scorso il governo Usa pubblicò il rapporto sull’occupazione americana a gennaio, da cui emerse il maggiore balzo annuale dei salari orari dal giugno 2009. Ciò alimentò i timori di un aumento dell’inflazione e dunque di una Fed poco accomodante, cosa che fece scattare un sell-off nell’azionario. Di riflesso, i rendimenti dei Treasury decennali hanno flirtato con il 3%. Ma – dice Bloomberg – molti trader sono convinti che le azioni potranno continuare a salire anche se il rendimento dei bond governativi Usa arrivasse al 3,5 o 4%.

Quanto infine alle materie prime, i prezzi del petrolio aprono i rialzo in Asia, incoraggiati dalle dichiarazioni saudite sulla riduzione della loro produzione. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti salgono di 21 cent a 63,76 dollari e quelli sul Brent avanzano di 13 cent a 67,44 dollari al barile. L’oro è in rialzo sui mercati asiatici a 1.340,10 dollari l’oncia segnando un guadagno dello 0,85%.

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