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Borse in rialzo dopo la cautela della Fed sui tassi, spread in lieve calo

Nov 29, 2018

MILANO- Ore 9.15.Le Borse europee provano a reagire all’indomani delle nuove turbolenze innescate dalla minaccia di dazi sulle auto straniere lanciata dal presidente Trump, galvanizzate soprattutto dalla parole del presidente della Fed Jerome Powell che ha lasciato intendere una certa cautela sul rialzo dei tassi, spiegando che “non c’è un percorso stabilito”, ma le prossime decisioni terranno conto dei prossimi dati economico-finanziari. Milano cresce dello 0,92%, Londra sale dello 0,53%, Francoforte dello 0,72% e Parigi dello 0,9%.

Le tensioni di ieri si sono riaccese alla vigilia dell’apertura dei lavori del G20 di Buenos Aires, appuntamento atteso soprattutto per il faccia a faccia tra Trump e il leader cinese Xi Jinping. L’obiettivo degli investitori è che i colloqui possano favorire un ammorbidimento delle resistenze reciproche, spingendo magari il governo americano a rinviare l’entrata in vigore prevista per gennaio delle nuove tariffe commerciali contro Pechino. Intanto le Borse asiatiche sorridono e Tokyo termina in rialzo dello 0,39%.

La Fed però ieri ha parlato anche dell’Italia, definendo lo scontro Roma-Bruxelles sui conti come un “fattore di rischio”. Questa mattina lo spread è stabile a quota 292 punti, in linea con la chiusura di ieri, con il rendimento del decennale italiano al 3,26%. C’è attesa in giornata per l’asta dei Btp a 5 e 10 anni in programma questa mattina. Un test dopo i dati deludenti del collocamento del Btp Italia la scorsa settimana.

Ricco il menù die dati macroeconomici. Da segnalare il Pil francese, la disoccupazione in Germania e la fiducia economica nell’Eurozona. Dagli Stati Uniti arrivano le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione e le spese per consumi.

Inverte lievemente la rotta il petrolio. I contratti sul greggio Wti con scadenza a gennaio guadagnano 38 centesimi a 50,67 dollari al barile. Il Brent sale di 27 centesimi a 59,03 dollari. Risale l’oro: il lingotto viene scambiato a 1226 dollari l’oncia.

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