MILANO – Ore 10.40. Partenza in lieve rialzo per le Borse europee in un giornata in cerca di spunti. Londra sale dello 0,33%, Francoforte dello 0,08%. Di segno opposto Parigi che scende dello 0,05% e Milano che dopo un avvio in salita inverte la rotta e perde lo 0,22%. Battuta di arresto per Tokyo che chiude in forte calo dell’1,32%, da un lato per le prese di profitto degli investitori dopo una serie di sedute positive dall’altro per i timori che continuano ad aleggiare intorno alla riforma fiscale promossa dal presidente americano Donald Trump,
Sul fronte valutario è soprattutto la sterlina a guadagnare la scena, segnando nuovi cali rispetto alle valute principali sulla scia della fase di debolezza che sta colpendo il governo di Theresa May, sotto attacchi per una serie di scandali legati a presunte molestie sessuali e possibile destinataria – secondo la stampa inglese – di una lettera di sfiducia firmata da 40 parlamentari conservatori. L’euro, al cambio con la valuta Usa, sale vicinissimo a quota 0,89. Rispetto al dollaro l’euro è invece stabile e in mattinata vale 1,1612 al cambio con il biglietto verde.
Priva di dati macroeconomici in agenda, la giornata guarda prevalentemente al rapporto mensile dell’opec e tre discorsi di esponenti delle banche centrali: Kuroda per la boj, Constancio per la bce e Harker per la fed. Il tesoro offre in asta btp fino a 6 miliardi e avvia il collocamento della dodicesima tranche del Btp Italia.
Ancora senza grandi oscillazioni lo spread, che apre intorno a quota 142 punti con il rendimento del decennale all’1,82%.
Poco mosso anche il petrolio, in attesa del rapporto Opec. I contratti sul greggio Wti con scadenza a dicembre che si distaccano di poco dalle quotazioni di venerdì in chiusura di settimana e passano di mano a 56,7 dollari al barile. Il brent è a 63,53 dollari. Stabile anche l’oro: il lingotto con consegna immediata viene scambiato a 1.276 dollari l’oncia.