MILANO – Ore 9.30 I listini europei partono timidi, senza riuscire a cavalcare la nuova seduta in netto rialzo messa a segno ieri da Wall Street. Il Dow Jones ieri ha terminato le contrattazioni con un rialzo dell’1.68%, proseguendo i guadagni messi a segno nella seduta di venerdì. Milano scivola dello 0,43%, Londra sale dello 0,20%, Francoforte è in rialzo frazionale e Parigi sale dello 0,12%.
In Asia il Nikkei sconta invece il rafforzamento dello yen degli ultimi giorni e chiude in calo dello 0,65%.
Sui mercati valutari avvio in lieve rialzo per l’euro, che sale poco sopra 1,23 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,2316 dollari e 133,08 yen. Il cambio dollaro/yen frena invece a 108,06. Lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco si attesta a 128,9 punti. Il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario è al 2,026%, mentre il tasso del Bund di pari scadenza è allo 0,737%. Il tesoro offre sul mercato in asta Btp a 3, 7 e 30 anni per un importo fino a 7,75 miliardi.
Agenda scarna anch oggi sul fronte macroeconomico. Tra i dati attesi soltanto l’inflazione nel Regno Unito e l’occupazione in Francia
In lieve rialzo le quotazioni del petrolio, con i contratti sul greggio Wti con scadenza a marzo che recuperano guadagnano 44 centesimi a 59,64 dollari al barile. Il Brent sale di 42 centesimi a 63,01 dollari al barile. In salita anche l’oro con il lingotto con consegna immediata che guadagna lo 0,3% a 1.326 dollari l’oncia.