MILANO – Borse deboli dopo le ultime previsioni al ribasso sulla crescita economica, arrivate dal forum di Davos a firma del Fondo monetario internazionale, che ha posto l’asticella dell’andamento economico ai minimi da tre anni.

Le Piazze europee aprono in rosso: Milano segna un calo dello 0,59%. Allineate le altre: Parigi perde lo 0,55%, Londra e Francoforte lo 0,53%.

I listini asiatici hanno chiuso in ribasso, orfani del riferimento di Wall Street che ieri è rimasta chiusa: la Borsa di Tokyo ha perso lo 0,47% con l’indice principale Nikkei. Anche Shanghai ha trattato in netto calo, lasciando sul terreno l’1,18%. Lo yen ha guadagnato terreno e i Treasury americani hanno registrato un rialzo dei prezzi – quindi di contro sono scesi i rendimenti – a testiomoniare come queste giornate siano vissute dagli investitori all’insegna del basso appetito per il rischio, dopo il rally di inizio anno.

L’euro è in lieve flessione, scambiato a 1,1349 dollari, contro 1,1366 dollari di ieri. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si allarga invece sopra la soglia di 250 punti base.

I dati più rilevanti di giornata riguardano la disoccupazione in Gran Bretagna, mentre si gioca la partita per Brexit e la premier May rifiuta di cercare di posticipare l’uscita oltre il 29 marzo e il Labour propone un voto che porterebbe a un nuovo referendum; e l’indice Zew sulle aspettative delle industrie tedesche. Prosegue intanto il forum di Davos.

Tra le materie prime, infine, le quotazioni del petrolio si sono mosse in ribasso sui mercati asiatici, dopo i dati sulla crescita economica cinese. Il barile di light sweet crude (Wti), con consegna a febbraio, cede 31 centesimi a 53,49 dollari. A Londra, il barile di Brent con consegna a marzo ha aperto con un calo dell’1,13% a 62,09 dollari. Stabile l’oro spot in area 1.280 dollari l’oncia.