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Borse deboli, il petrolio torna a scendere: investitori scettici su Trump

Apr 3, 2020

MILANO – I mercati azionari schiacciano il freno mentre il coronavirus tocca la soglia simbolica di un milione di colpiti nel mondo. Più prosaicamente, gli investitori si chiedono se la twittata di Donald Trump che spinge per un accordo tra Russia e Arabia Saudita sul taglio della produzione di petrolio per sostenere i prezzi possa avere un fondamento di verità. Il barile ieri ha segnato un balzo di oltre 20 punti percentuali, mentre oggi le quotazioni rinculano.

I future sulle Borse europee sono deboli così come quelli su Wall Street, mentre gli scambi asiatici si sono chiusi in ribasso dopo un buon inizio.

Le Borse d’Oriente si dimenticano dunque in fretta del rialzo di Wall Street: quello di ieri è stato il primo da tre giorni. Tokyo perde lo 0,9%, Hong Kong l’1,13%, Shanghai lo 0,33%, Seul lo 0,89% e Sydney il 2,2%

Trump ha dichiarato di aver mediato un accordo tra l’Arabia Saudita e la Russia per ridurre la produzione di petrolio, aggiungendo di non aver fatto alcuna offerta per ridurre la produzione statunitense. Lo scetticismo dei mercati su questa mediazione ha fatto flettere i prezzi del barile, reduci da un grande balzo: sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti cedono il 4,8% a 24,11 dollari, dopo aver toccato un top di 25,12 dollari. Giù del 3,7% anche i future sul Brent a 28,81 dopo un massimo di 29,89 dollari al barile.

I dati economici di questi giorni iniziano a scontare a pieno l’impatto dell’epidemia. Le richieste di sussidi per la disoccupazione negli Usa sono balzati oltre i 6 milioni e oggi si attende il rapporto completo sul mercato del lavoro. Le aziende stanno presentando il conto ai dipendenti: Boeing pare avere pronto un piano per tagliare drasticamente le sue maestranze e concentrarsi solo su settori specifici della difesa con assunzioni mirate. American Airlines ha già detto che taglierà i voli internazionali probabilmente fino a fine agosto, ricorda Bloomberg.

Sul mercato valutario, in attesa dei dati Usa, la diffusione della pandemia fa avanzare il biglietto verde, considerata la moneta più liquida del mondo. L’euro apre in calo a 1,0845 dollari e 117,08 yen. Cresce il dollaro/yen a 107,97.

Per l’Italia, la partita si gioca nelle stanze europee: si cerca ancora una via d’uscita – necessaria per l’Eurogruppo del 7 aprile – sul tema della risposta comune alla crisi. Dopo il lancio di Sure, programma da 100 miliardi contro la disoccupazione, la partita vera è su come far arrivare soldi agli Stati per combattere il Covid-19. Ancora lontani i punti di caduta sugli Eurobond, bisogna vedere se il fondo salva-Stati o la Bei potranno esser attivati in alternativa senza aggiogare le capitali che faranno richiesta d’intervento.

Detto del petrolio, tra le materie prime il prezzo dello oro è poco mosso a 1.613 dollari l’ancia.

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