MILANO – Giornata a mezzo servizio sui mercati finanziari, all’indomani della chiusura natalizia.
Per i listini americani si prospetta una giornata positiva, mentre le saracinesche sono rimaste abbassate sui desk del trading europeo. Wall Street accelera e vola a nuovi record con il Nasdaq che tocca per la prima volta quota 9.000 punti. Il Dow Jones sale dello 0,25% a 28.586,28 punti, il Nasdaq sale a 9.000 dollari e lo S&P 500 avanza dello 0,33% a 3.234,00 punti, toccando il suo nuovo record storico.
Questa mattina si è conclusa positivamente per i listini asiatici: la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo, sulla scia dell’ottimismo per il rilancio dell’economia globale in seguito al disgelo sui dazi tra Stati Uniti e Cina. Il Nikkei ha registrato un aumento dello 0.60%, pari a 142.05 punti, e si è portato a quota 23.924,92.Per Piazza Affari, intanto, si preparano i bilanci di fine anno: con un guadagno intorno al 30%, per il Ftse Mib si delinea l’anno migliore dal 1998, in cui batte altri importanti benchmark dell’Europa occidentale. Il listino italiano ha beneficiato di una relativa stabilità politica e del calo dei timori sulla Brexit. Ma per chi è in caccia di affari, il Ftse Mib è ancora relativamente economico e può catalizzare gli acquisti. Oltreoceano l’indice S&P 500 ha mantenuto un guadagno del 28% sull’anno. Secondo i calcoli di Deutsche Bank, le Borse mondiali hanno guadagnato 17 mila miliardi di dollari nel 2019 e ora il loro valore si avvicina ai 90.000 miliardi. A spingere i listini sono state le banche centrali e le loro politiche monetarie accomodanti ma anche gli sviluppi geopolitici globali.
Gli investitori, spiega Bloomberg, stanno spingendo le azioni globali (indice MSCI ACWI) verso un progresso superiore agli otto punti percentuali nell’ultimo trimestre dell’anno, una performance che si è vista di rado nei periodi infrannuali dell’ultimo decennio. L’attenzione è già rivolta a gennaio, quando si aspetta il definitivo accordo in “fase uno” tra Usa e Cina sul fronte commerciale, e si spera in un rimbalzo dell’attività manifatturiera.
L’euro si è mosso in calo sotto 1,11 dollari: passa di mano a 1,1087 dollari e 121,47 yen. Dollaro/yen in rialzo a 109,56. Sterlina giù, sotto 1,30 sul biglietto verde. Per il petrolio, sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti avanzano di 25 cent a 61,36 dollari e quelli sul Brent di 28 cent a 67,48 dollari.