• 25 Ottobre 2024 9:26

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Bologna, il vescovo Zuppi lancia il tortellino al pollo per i musulmani. E il centrodestra reagisce

Ott 1, 2019

BOLOGNA – E’ una bestemmia culinaria: il sacro tortellino col ripieno di pollo anziché maiale. Un po’ come condirlo col ragù, abbinamento considerato sotto le due torri altrettanto blasfemo dagli ortodossi della cucina tradizionale.

In questo caso ad “offendere” il Dio dei fornelli è proprio l’arcivescovo romano di Bologna Matteo Maria Zuppi, che verrà creato cardinale sabato 5 in San Pietro da Papa Francesco: si chiama “tortellino dell’accoglienza” perché lo potranno gustare tutti, anche chi, per motivi religiosi, non mangia la carne di maiale.

Venerdì, per la festa del patrono della città San Petronio, la mortadella cede il posto alla carne di pollo e il ripieno dei tortellini diventa simbolo di integrazione. Ma per i più legati alle tradizioni le “sfogline” cucineranno anche la versione classica del piatto più famoso della cucina bolognese.

La novità è la versione al pollo. O meglio, carne di pollo, parmigiano, ricotta e uova: “in questa variante lo possono mangiare tutti, sia chi non mangia il maiale per motivi religiosi ma anche la persone più anziane che preferiscono stare leggere”, spiega Paola Lazzari Pallotti, presidente dell’Associazione sfogline, che ha messo a punto la ricetta.

Contro la novità, prevedibilmente si sono scagliati i due candidati di Lega e Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna, di fine gennaio. “Snaturano anche i tortellini, pur di ammiccare all’Islam, che vergogna”, attacca Lucia Borgonzoni, fedelissima di Matteo Salvini: “Questa per certi è integrazione, per me è un’offesa alle nostre tradizioni che nulla ha a che fare con l’integrazione”.

Borgonzoni rincara la dose: “Bastava fare i tortelloni se volevano essere più Islam friendly, ma poi non avrebbero avuto un pò di polemica da esibire e non avrebbero offeso la cultura di un’intera città”. Sulla stessa linea Galeazzo Bignami, deputato candidato da Fdi. “Il rispetto passa dalla accettazione da parte di chi arriva anche delle piccole tradizioni locali, non della loro rinuncia da parte della comunità che accoglie”, sottolinea. “Chi cede oggi sulle piccole identità, a maggior ragione cederà domani sulle grandi identità”.

“Per rispetto, il vescovo di Bologna ha lanciato i tortellini senza carne di maiale. E’ come dire il vino rosso in umbria senza uva”. Così il leader della lega, Matteo Salvini: “Vi rendete conto?”, dice durante un comizio ad Attigliano, nel Ternese. “Stanno cercando di cancellare la nostra storia, la nostra cultura”.

Venerdì i mattarelli inizieranno a tirare la sfoglia dalle 11 in piazza Maggiore dove ci saranno tre stand: uno in cui si potranno ammirare le sfogline al lavoro; il secondo adibito alla degustazione dei tortellini e il terzo sarà un laboratorio per i più piccoli, dove le esperte insegneranno ai bambini come si prepara il piatto, soprattutto la fase più delicata della ‘chiusura del tortellino’.

Bologna, il vescovo Zuppi lancia il tortellino al pollo per i musulmani. E il centrodestra reagisce

Condividi

Quest’anno il tema dell’accoglienza è il refrain che si ripete in tutti gli eventi in programma per San Petronio. Alle 10, in Sala Farnese a Palazzo d’Accursio, ci sarà un convegno sulla famiglia, con il vescovo, i professori Alessandro Rosina e Riccardo Prandini, il responsabile della comunità Giovanni XXIII, Giovanni Paolo Ramonda, e il presidente nazionale del Forum delle famiglie, Gianluigi De Palo.

Come di consueto il momento più atteso sarà alle 17 in San Petronio: Zuppi celebrerà la messa, quest’anno ancora più ‘sentita’ perchè sarà l’ultima nei panni di vescovo (il giorno dopo sarà elevato a cardinala).

Al termine della celebrazione, ecco la processione in piazza e la benedizione finale con le reliquie del santo dal sagrato della basilica. “Siamo contenti però che Bologna sia coinvolta anche da azioni laiche, con la condivisione di valori che esulano dalla religione cattolica – dice il vicario dell’arcidiocesi, Giovanni Silvagni -: deve essere una festa per tutta la città nella quale si identifica una grande quantità di persone e anche di culture molto diverse”.

Proprio in virtù di questi valori dunque, oltre all’idea del tortellino accogliente, per tutta la giornata saranno presenti anche gli attori di Cantieri meticci, che dalle 11 in poi srotoleranno le reti da pesca che in queste settimane hanno toccato diverse luoghi della città, ‘intrappolando’ stoffe che raccolgono e raccontano le storie degli abitanti della città, i vecchi e i nuovi arrivati.

In occasione del Santo Patrono Cantieri meticci, attraverso il progetto ‘Bologna portici aperti’, ha pensato all’installazione di una grande rete di stoffe raffigurante la mappa di Bologna che potrà essere liberamente decorata durante tutta la giornata.

Le iniziative della compagnia teatrale culmineranno alle 19 in uno spettacolo dedicato al tema dell’accoglienza. Alle 20.45 in piazza Maggiore si farà festa con Ron, Silvia Mezzanotte e Giorgio Comaschi in attesa dei tradizionali fuochi d’artificio, alle 23.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close