BOLOGNA – Una bambina di dieci anni allontanata dalla madre, residente a San Giovanni in Persiceto (in provincia di Bologna), per presunti abusi fisici e psicologici: la decisione è stata dei servizi sociali comunali con l’applicazione della norma del codice civile che ne dà loro facoltà in caso di emergenza. Dopo due mesi e mezzo, nessuno avrebbe comunicato la vicenda al Tribunale per i Minorenni.
Lo segnala l’avvocato Francesco Miraglia, a cui si è rivolta la madre. “Non sappiamo nemmeno come stia. Confidiamo che sia in buone mani, ma chi ce lo assicura? Come si può far sparire una ragazzina così, quasi fosse stata inghiottita in un buco nero, nel buco nero della burocrazia che in questo caso di sicuro non sta facendo il bene della minore. Che dovremmo fare? Rivolgerci alla trasmissione “Chi l’ha visto” per ritrovare questa bambina?”, domanda provocatoriamente il legale.
La donna e la figlia erano ospiti di una comunità della provincia e il 26 settembre i servizi sociali hanno allontanato la bambina per “informazioni pregiudizievoli riferite a maltrattamenti fisici e psicologici da parte della madre nei confronti della
figlia”, si legge nel provvedimento, secondo quanto riferito dall’avvocato. “Ancora più incredibile” sostiene il legale “è che la Procura a distanza di due mesi non abbia ancora trasmesso il fascicolo al Tribunale, tant’è che non siamo riusciti né a costituirci in giudizio né a prendere visione di quanto hanno sostenuto i servizi sociali. Ma come è possibile che possa succedere tutto ciò sulla pelle dei bambini?”.