• 18 Dicembre 2025 11:34

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Bollo auto, dal 2026 scatta l’esenzione per queste vetture

Dic 16, 2025

Il bollo auto cambia assetto. Sebbene conservi la sua natura di tassa regionale, dal 1° gennaio 2026 ci saranno delle nuove esenzioni e troveranno conferma in pianta stabile dei meccanismi già introdotti in precedenza per aiutare le fasce economiche meno abbienti e “premiare” l’utilizzo di veicoli green.

Chi non deve pagarlo

La novità principale interessa gli automobilisti con i redditi più bassi. A partire dal prossimo anno, chi percepisce un reddito personale annuo pari o inferiore a 8.000 euro potrà fare domanda di esenzione del bollo. La misura richiederà la presentazione della documentazione ufficiale rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, che sia sotto la Certificazione Unica o la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente. Dunque, niente meccanismi automatici o di autocertificazione.

Insieme al criterio economico resta centrale il capitolo ambientale. In caso di vetture ibride ed elettriche immatricolate dal 2022 in poi sarà possibile ottenere l’esenzione dal bollo della durata di cinque anni, calcolati a partire dalla data di prima immatricolazione. Anche qui il riconoscimento non avverrà in modalità automatica, bensì occorrerà avanzare apposita domanda presso gli uffici erariali o tramite gli sportelli regionali incaricati della gestione della tassa, previa classificazione del veicolo nelle banche dati ufficiali del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Non ci sono novità da riportare per quanto riguarda i veicoli ad alta cilindrata. Ancora una volta, i proprietari di auto con potenza superiore ai 185 kW dovranno pagare il superbollo, nella misura di 20 euro per ogni kilowatt eccedente la soglia del mezzo nelle prime fasi della sua vita commerciale. Nel corso del tempo l’importo scende, dimezzato dopo cinque, ridotto ulteriormente dopo dieci e azzerato dopo quindici,

Le scadenze e le agevolazioni confermate

Salvo i casi particolari previsti, il bollo deve essere corrisposto anche per i veicoli fermi. L’obbligo ricade sull’intestatario del mezzo, dal proprietario a chi si avvale di usufrutto leasing o acquisto con riserva di proprietà. Inoltre, l’onere ricade sui fruitori di vetture in noleggio a lungo termine senza conducente.

Il calendario non subisce modifiche sostanziali. In linea generale, il versamento va effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza, tolto per il primo saldo, da effettuare entro il mese di immatricolazione del mezzo. Le singole regioni hanno, tuttavia, la facoltà di definire delle eccezioni da un punto di vista operativo, soprattutto in merito alle modalità di pagamento e alle procedure di rimborso o esenzione.

Dette le novità del 2026, valgono sempre le esenzioni stabilite in precedenza per categoria predefinite di cittadini. Non sono tenuti al pagamento del bollo i non vedenti e i non udenti, le persone con disabilità e handicap psichico o mentale titolari di indennità di accompagnamento, i soggetti con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni, oltre alle persone con disabilità motorie permanenti. L’esenzione è riconosciuta sia ai veicoli destinati al loro trasporto sia a quelli direttamente intestati ai caregiver, purché il rapporto di assistenza risulti in forma scritta all’Agenzia delle Entrate e all’Aci. L’anno ormai in procinto di partire prevede, insomma, alcune eccezioni in più, ma circoscritte e legate a requisiti verificabili.

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