Ma non solo. Per Boccia al Paese serve anche «un grande piano di inclusione dei giovani, ed il taglio del cuneo fiscale. Tenendo presente che non abbiamo risorse elevate a causa del debito».
Così, «l’attivazione delle infrastrutture è la prima cosa che possiamo fare con risorse già stanziate e senza far ricorso al deficit». Ma l’Italia deve essere in grado di «darsi delle priorità, costruire un piano di medio termine in cui si può fare tutto, un passo dietro l’altro, consapevoli che davanti a noi abbiamo delle previsioni economiche che non sono le migliori ma sono le condizioni da cui dobbiamo partire».
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Il nodo risorse con cui fare i conti
In un quadro di risorse scarse, e con il nuovo Governo, il presidente di Confindustria ha poi affrontato altri due temi caldi: quota cento e reddito di cittadinanza. «Non siamo noi a dover determinare le priorità, ma è chiaro che c’è un nodo risorse con cui fare i conti». Boccia, però, sottolinea come oggi vada cambiato «il metodo di ragionamento: stabiliamo prima quali effetti sull’economia reale vogliamo realizzare, per esempio l’incremento dell’occupazione e l’inclusione dei giovani, e poi da questo definiamo dei provvedimenti che abbiano un impatto per questi obiettivi. Non facciamo il contrario». No, quindi, secondo il leader degli imprenditori, «a proposte per coprire ora una ora l’altra esigenza ma senza effetti rilevanti sull’economia reale. Bisogna ripartire da questo se vogliamo avere una visione Paese e ricominciare a governarlo, e uscire da quella dimensione continua di campagna elettorale, dal quello che abbiamo definito “presentismo e tatticismo”».
«La leadership collettiva prevalga sulle leadership individuali»
Il presidente degli industriali auspica «quella che potremmo definire una stagione della consapevolezza, di una leadership collettiva che prevalga sulle leadership individuali. La politica deve utilizzare l’economia per raggiungere i suoi obiettivi, occorre più politica non meno politica».