MILANO – I vincoli europei sui conti non si toccano. Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia si schiera contro le ultime uscite di Matteo Salvini, che ha aperto alla possibilità di non rispettare i parametri europei su deficit e debito. “Non usare l’Europa come alibi per non affrontare la situazione italiana, con il nostro debito pubblico non possiamo sforare il deficit per fare spesa ordinaria”, ha detto Boccia all’assemblea di Confagricoltura. “Lo sforamento del 3% non è una questione europea ma italiana, penso che nessun alleato ce lo consentirebbe ma questa è una questione tutta italiana e solo italiana”, ha aggiunto.
“Dopo la campagna elettorale è il momento che i due leader si chiariscano per avere una visione di medio termine del Paese e un obiettivo su quale spingere”, ha sottolineato anche Boccia. La politica dovrebbe avere il senso del limite. L’auspicio è che sia un linguaggio frutto di una ubriacatura elettorale”, ha aggiunto.
Parlando dallo stesso palco, Di Maio ha invece spiegato che un maggior disavanzo è possibile ma solo a determinate condizioni. “Gli investimenti in deficit si possono fare, ma bisogna vedere la qualità della spesa. Invece il rapporto debito/pil al 140% nessuno lo vuole, perché sarebbe come scaricare un peso sulle nuove generazioni che non vogliamo scaricare”, ha detto.