IL COLLOQUIO A LONDRA
L’evoluzione degli eventi negli ultimi giorni ha fatto sì che l’attenzione dell’esecutivo si concentrasse su altri dossier: dalla trattativa con ArcelorMittal sull’ex Ilva, ad Alitalia, alle polemiche sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità al centro della riunione dell’Eurogruppo. Il faccia a faccia tra il presidente del Consiglio e il presidente Usa ha consentito di riavviare un confronto con l’alleato oltreoceano per la stabizzazione del Paese del Nord Africa
di Andrea Carli
4 dicembre 2019
3′ di lettura
Il Conte due coglie l’occasione del vertice Nato a Londra per rimettere il dossier libico tra quelli prioritari. L’evoluzione degli eventi negli ultimi giorni ha fatto sì che l’attenzione dell’esecutivo si concentrasse su altri dossier: dalla trattativa con ArcelorMittal sull’ex Ilva, ad Alitalia, alle polemiche sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità al centro della riunione dell’Eurogruppo.
Il bilaterale al vertice Nato
In occasione dell’incontro londinese Conte ha avuto un bilaterale con il presidente Usa Donald Trump. Ed è stata l’occasione per tornare sul nodo libico, per lo più sotto i riflettori di un vertice con capi di Stato e di governo. Il Presidente del Consiglio puntava a ottenere un endorsement Usa nei confronti del Governo di Accordo Nazionale Serraj, da Roma apertamente sostenuto, in un momento in cui il generale Haftar, il grande rivale dell’esecutivo di Tripoli al comando dell’Esercito nazionale libico (Lna), stringe sempre più la morsa su Tripoli dopo aver deciso a inizio aprile di scatenare l’offensiva. L’escalation militare all’interno del Paese non si ferma.
Conte: «Con Trump abbiamo parlato a lungo di Libia»
«Abbiamo parlato a lungo della Libia, abbiamo richiamato la sua sensibilità per una soluzione politica per la quale ci battiamo», ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando con la stampa al termine del faccia a faccia con il presidente, ai margini del vertice dell’Alleanza atlantica. «Non c’è possibilità di avere una stabilizzazione in questi termini secondo un’opzione militare – ha aggiunto Conte – dobbiamo avere assolutamente il loro appoggio per una soluzione politica».
«Il presidente Usa sa che noi conosciamo bene il dossier»
Alla domanda se avesse percepito una disponibilità a un coinvolgimento americano nel paese del Nord Africa, Conte ha risposto che Trump «è molto attento, sa che noi conosciamo molto bene il dossier e sa che a dispetto di quello che semmai altri rappresentano, la nostra conoscenza di lungo periodo del territorio ci permette di fare delle valutazioni più accorte, più attente, e quindi più sostenibili anche in prospettiva futura».
«Nessuno parlerebbe di Libia senza coinvolgere l’Italia»
Pochi minuti prima di incontrare il presidente Usa, Conte ha voluto precisare che la riunione tra Gran Bretagna, Francia, Germania e Turchia, un minisummit a 4 che si è tenuto a margine della riunione dell’Alleanza atlantica, è stata sulla Siria, non sulla Libia. «Era un vertice sulla Siria che nasceva con un altro formato – ha sottolineato il capo del Governo -, nessuno parlerebbe di Libia senza coinvolgere l’Italia».