Un manuale di istruzioni per l’uso della bicicletta di proprietà o in condivisione. È questa l’idea dell’assessore Marco Granelli per rispondere al problema del parcheggio selvaggio del bike sharing in free floating. Una proposta che arriva dopo le polemiche sull’uso disinvolto delle biciclette Ofo e Mobike da parte di alcuni utenti: non sono mancati infatti parcheggi “fantasiosi” su alberi, nelle fontane e sui marciapiedi. “Con tutti gli operatori del bike sharing lavoreremo a un manuale di istruzioni per l’uso della bicicletta di proprietà o in condivisione – ha detto Granelli – uniti per promuovere buone pratiche sull’uso delle strade della nostra città”.
Nessuno stop quindi al progetto di trasformare Milano nella capitale dello sharing, anche attraverso le due ruote in condivisione. Anzi. La sfida sarà adesso quella di realizzare nuove infrastrutture in grado di assorbire la quantità di nuovi ciclisti che si stanno riversando nelle strade: se le 4.650 biciclette del BikeMi (destinate ad aumentare sopra quota 5.300) da sole generano qualcosa come 19mila viaggi al giorno dentro i confini della città, le 12mila bici in free floating promettono di superare quota 60mila.
Sui percorsi dedicati alle biciclette l’assessore Granelli assicura: “Sono in corso i lavori per tre
nuove piste ciclabili, quelle di Repubblica, Amendola-Conciliazione e piazzale Abbiategrasso. Abbiamo anche finanziato 9 progetti di nuove piste per circa 30 milioni di euro che ora sono in fase di progettazione esecutiva e gara. Tra queste quella di corso Sempione. Arriveremo così in cinque anni a trecento chilometri di percorsi ciclabili in città. E poi abbiamo in progetto sei velostazioni in corrispondenza dei capolinea delle metropolitane, per parcheggiare in sicurezza”.