• 23 Novembre 2024 18:27

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Bertolucci: “Sinner più forte ma Fritz gioca in casa”

Set 7, 2024

AGI – “Se nella finale degli Us Open Sinner e Fritz giocano entrambi al 100%, ma anche all’80% vince l’italiano. Altrimenti è tutto aperto. Sinner è il numero 1, ma di fronte ha il numero 12 del mondo che, peraltro, gioca davanti al pubblico di casa che farà il tifo per lui. Per Fritz è una chance senza precedenti“. Paolo Bertolucci all’AGI azzarda il suo pronostico sulla finale dell’ultimo Slam del 2024 in programma domenica alle 14 italiane sull’Arthur Ashe Stadium tra Jannik Sinner e Taylor Fritz. “Non sarà affatto una partita semplice e sbaglia chi crede che il gioco di Fritz sia ideale per Sinner e che il risultato sia già scritto: nello sport non c’è mai nulla di scritto”, spiega l’ex tennista, campione di Coppa Davis nel 1976 in doppio in coppia con Adriano Panatta e oggi commentatore tv. “L’ultima volta che hanno giocato (marzo 2023, quarti di finale Indian Welles, ndr) vinse Sinner al terzo set per 6-4 – aggiunge – Fritz è un giocatore che serve benissimo ed è rapido nei movimenti. Non ti colpisce per il gioco ma è solido. Inoltre gioca in casa e per lui è un’occasione unica. Sarà una battaglia e bisognerà giocarsi la partita punto per punto“. Nella semifinale vinta da Sinner contro Jack Draper il fattore caldo/umidità è stato molto importante. L’inglese addirittura ha avuto un conato di vomito in campo. Secondo Bertolucci, però, non dovrebbe influenzare la finale.

 

“Sono abituati a giocare in condizioni difficili, in America come in Australia – spiega all’AGI – certo è che il fattore fisico sarà importante e lo abbiamo visto in semifinale con Draper che al terzo set e’ schiantato. Sotto questo punto di vista Jannik appare avvantaggiato perché ha giocato di meno dell’avversario”. Fritz, infatti, ha finito di giocare la sua semifinale con Tiafoe 4 ore dopo Sinner ed è stato in campo per cinque set per 3 ore e 18 minuti contro le 3 ore dell’italiano. Sinner ha la possibilità di vincere, a 23 anni appena compiuto, il secondo slam in carriera dopo l’Australian Open a inizio 2024. Gli altri due slam di quest’anno li ha vinti Carlos Alcaraz (che a 21 anni in bacheca ne ha già quattro). Inevitabile pensare che sia l’inizio di un duopolio che potrebbe monopolizzare il tennis (Djokovic permettendo) per i prossimi anni alla stregua di Federer-Nadal nel secondo quinquenni degli anni Duemila. “Al momento Sinner e Alcaraz sono i più forti di tutti: lo spagnolo è più giovane di due anni e ha già vinto 4 slam, ma manca di continuità e siccome il campionato, ossia il ranking Atp, è fatto da risultati, Sinner può restare in vetta a lungo – spiega Bertolucci – ma non è escluso che esca qualche altro campionissimo. Ci sono due francesi, lo stesso Holger Rune che non credo si sia dimenticato come si gioca. Poi c’e’ Zverev, anche se quello dimostrato finora, a 28 anni, credo sia il suo massimo livello: è un ottimo giocatore ma non un campionissimo”.

 

 

Lunedì entro mezzanotte l’agenzia internazionale antidoping Wada e quella italiana Nado possono ricorrere in appello davanti al Tas di Losanna contro il giudizio di “totale mancanza di colpe o negligenza” con cui l’International Tennis Integrity Agency (Itia) lo scorso 19 agosto ha prosciolto Jannik Sinner da ogni responsabilità per la doppia positività al Clostebol del 10 e 18 marzo. “Nessuno può sapere cosa farà la Wada – dice Bertolucci – ma sono fiducioso anche perché se volessero far vedere che non prendono sotto gamba la questione, per un miliardesimo di sostanza dopante trovata nel sangue di Sinner che possono fare? Non devono rompere le scatole!”, conclude l’ex campione.

 

AGI – “Se nella finale degli Us Open Sinner e Fritz giocano entrambi al 100%, ma anche all’80% vince l’italiano. Altrimenti è tutto aperto. Sinner è il numero 1, ma di fronte ha il numero 12 del mondo che, peraltro, gioca davanti al pubblico di casa che farà il tifo per lui. Per Fritz è una chance senza precedenti”. Paolo Bertolucci all’AGI azzarda il suo pronostico sulla finale dell’ultimo Slam del 2024 in programma domenica alle 14 italiane sull’Arthur Ashe Stadium tra Jannik Sinner e Taylor Fritz. “Non sarà affatto una partita semplice e sbaglia chi crede che il gioco di Fritz sia ideale per Sinner e che il risultato sia già scritto: nello sport non c’è mai nulla di scritto”, spiega l’ex tennista, campione di Coppa Davis nel 1976 in doppio in coppia con Adriano Panatta e oggi commentatore tv. “L’ultima volta che hanno giocato (marzo 2023, quarti di finale Indian Welles, ndr) vinse Sinner al terzo set per 6-4 – aggiunge – Fritz è un giocatore che serve benissimo ed è rapido nei movimenti. Non ti colpisce per il gioco ma è solido. Inoltre gioca in casa e per lui è un’occasione unica. Sarà una battaglia e bisognerà giocarsi la partita punto per punto”. Nella semifinale vinta da Sinner contro Jack Draper il fattore caldo/umidità è stato molto importante. L’inglese addirittura ha avuto un conato di vomito in campo. Secondo Bertolucci, però, non dovrebbe influenzare la finale.
 
“Sono abituati a giocare in condizioni difficili, in America come in Australia – spiega all’AGI – certo è che il fattore fisico sarà importante e lo abbiamo visto in semifinale con Draper che al terzo set e’ schiantato. Sotto questo punto di vista Jannik appare avvantaggiato perché ha giocato di meno dell’avversario”. Fritz, infatti, ha finito di giocare la sua semifinale con Tiafoe 4 ore dopo Sinner ed è stato in campo per cinque set per 3 ore e 18 minuti contro le 3 ore dell’italiano. Sinner ha la possibilità di vincere, a 23 anni appena compiuto, il secondo slam in carriera dopo l’Australian Open a inizio 2024. Gli altri due slam di quest’anno li ha vinti Carlos Alcaraz (che a 21 anni in bacheca ne ha già quattro). Inevitabile pensare che sia l’inizio di un duopolio che potrebbe monopolizzare il tennis (Djokovic permettendo) per i prossimi anni alla stregua di Federer-Nadal nel secondo quinquenni degli anni Duemila. “Al momento Sinner e Alcaraz sono i più forti di tutti: lo spagnolo è più giovane di due anni e ha già vinto 4 slam, ma manca di continuità e siccome il campionato, ossia il ranking Atp, è fatto da risultati, Sinner può restare in vetta a lungo – spiega Bertolucci – ma non è escluso che esca qualche altro campionissimo. Ci sono due francesi, lo stesso Holger Rune che non credo si sia dimenticato come si gioca. Poi c’e’ Zverev, anche se quello dimostrato finora, a 28 anni, credo sia il suo massimo livello: è un ottimo giocatore ma non un campionissimo”.
 

 
Lunedì entro mezzanotte l’agenzia internazionale antidoping Wada e quella italiana Nado possono ricorrere in appello davanti al Tas di Losanna contro il giudizio di “totale mancanza di colpe o negligenza” con cui l’International Tennis Integrity Agency (Itia) lo scorso 19 agosto ha prosciolto Jannik Sinner da ogni responsabilità per la doppia positività al Clostebol del 10 e 18 marzo. “Nessuno può sapere cosa farà la Wada – dice Bertolucci – ma sono fiducioso anche perché se volessero far vedere che non prendono sotto gamba la questione, per un miliardesimo di sostanza dopante trovata nel sangue di Sinner che possono fare? Non devono rompere le scatole!”, conclude l’ex campione.
 

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