AGI – “Questa riforma è un processo a tre fasi. Abbiamo superato una fase e mezzo, con due appelli e un esame di profitto. Ora la graduatoria. Ma su questo voglio essere molto chiara, per chi si è preoccupato di rimanere escluso: tutti i posti della graduatoria saranno riempiti entro il 28 febbraio 2026, con voti pieni o con debiti formativi escussi entro il 28. Non ci saranno esclusioni. 25.026 posti di graduatoria saranno riempiti, nessuno rimarrà a piedi. Non sono previsti studenti che perdono l’anno”. Lo ha detto la ministra dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini nel corso dell’informativa urgente alla Camera sul semestre filtro per Medicina.
Dal 2022 raddoppiati gli accessi
“La platea dei richiedenti l’iscrizione è rimasta sostanzialmente uguale, ma è profondamente cambiata la modalità, che era quella di un sistema iniquo. Il Governo e la maggioranza hanno compreso che dopo 25 anni era doveroso cambiare per un’università più accessibile”, ha spiegato Bernini. “Questa riforma- ha sottolineato la ministra – porta all’apertura sostenibile, programmata anno per anno e sempre più vocata all’inclusività, del numero iscritti. Nel 2022 i posti in graduatoria erano 12mila, oggi 24.026: li abbiamo raddoppiati”.
Ipotesi di allungare i tempi di preparazione
Tra i correttivi sulla riforma di accesso a Medicina “si potrebbero allungare i tempi tra la preparazione e il primo appello e non domande più semplici, ma più tarate sulla preparazione, con un’attinenza diversa”, ha detto Bernini, assicurando che ne parlerà con gli studenti e si confronterà con i rettori.
“Questa è la prima applicazione di una riforma rivoluzionaria”, ha ricordato il ministro, “devo aspettare la graduatoria” e cosa fare “non lo possiamo valutare ora. Siamo solo a un tempo e mezzo. è molto presto. Ci rivedremo tutti e valuteremo il da farsi”