AGI – Qualità della vita. Bergamo per la prima volta vince l’indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori. Nella top 10 trionfa il Nord-Est mentre le grandi città, al netto di Bologna (9), scendono di diverse posizioni: Milano è 12, Firenze 36 e Roma al 59 posto. Il Sud rimane fanalino di coda, con Reggio Calabria in maglia nera, ma ci sono segnali positivi.
Secondo la classifica stilata da Il Sole 24 Ore, la provincia lombarda, che nel 2023 era quinta, vince dunque l’edizione 2024 dell’Indagine sulla Qualità della vita che misura il benessere nei territori italiani attraverso 90 indicatori da fonti certificate, divisi in sei categorie tematiche.
Dietro la neofita Bergamo – che prima d’ora non aveva mai ricevuto una medaglia nei 35 anni d’indagine, ma nel 2024 ha vinto l’Indice di Sportività – due habituè del podio: Trento e Bolzano.
Il Nord traina la Top Ten
La top 10 vede una predominanza delle province del Nord Est, con Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto tra le Regioni più presenti: Monza e Brianza (4) tallona il podio, seguita dall’altra lombarda, Cremona (5). Segue Udine, vincitrice dell’edizione 2023 e che, nel complesso, ha registrato performance positive anche quest’anno.
Tra le prime dieci spiccano anche Verona e Vicenza, attigue a livello geografico e anche in classifica, rispettivamente al 7 e all’8 posto. Proprio Verona, insieme alla già citata Cremona e ad Ascoli Piceno – 10, nonchè vincitrice per la prima volta, della classifica di tappa dedicata a “Giustizia e sicurezza” – rappresenta la new entry di una top 10 che spicca soprattutto per l’assenza delle grandi aree metropolitane che negli ultimi anni hanno sempre avuto il ruolo di teste di serie nell’indagine del Sole 24 Ore.
L’unica presente, quest’anno, è Bologna: con all’attivo cinque medaglie d’oro in 35 edizioni, la città metropolitana emiliana si ferma al 9 posto, in calo di sette posizioni rispetto al 2023, quando si era attestata al secondo posto. Il Sud fanalino di coda, ma cresce il Pil pro capite.
Maglia nera a Reggio Calabria
A rimanere immutata rispetto agli anni passati è la marcata concentrazione delle province del Mezzogiorno nella parte bassa della classifica: la maglia nera, quest’anno, è Reggio Calabria, ultima tra le ultime. Dalla posizione 83 del ranking in poi, infatti, è una sfilata di territori del Sud: città metropolitane come Catania (83), Messina (91), Palermo (100) e Napoli (106), ma anche realtà decisamente meno urbanizzate come il Sud Sardegna (93), le province di Enna (97) e Cosenza (102).
Secondo l’indagine redatta da Il Sole 24 Ore, tra i peggiori piazzamenti dei territori del Nord, invece, si segnalano due province liguri: Imperia (79 ), preceduta da Savona (69).
Il cambio di marcia
Ma nel Mezzogiorno alcuni dati evidenziano però un cambio di marcia:il trend del Pil pro capite premia Palermo, Caltanissetta e Nuoro; il valore tendenziale delle presenze turistiche, con Isernia, Frosinone ed Enna a registrare i valori più elevati. L’aumento dell’attrattività sul piano economico, si accompagna a una maggiore accessibilità sul fronte dell’affitto o acquisto di immobili e a una minore inflazione, creando condizioni potenzialmente favorevoli per il futuro.
Quanto alla fotografia 2024 della Qualità della vita nelle grandi città metropolitane, tra le meglio piazzate rimangono Bologna e Milano: la provincia emiliana, che ha vinto l’indagine ben cinque volte, l’ultima delle quali nel 2022, pur scendendo dal podio di sette posizioni, rimane nella top 10;Milano perde quattro posizioni rispetto al 2023 e arriva dodicesima, mantenendo la leadership nella categoria “Affari e Lavoro” e il terzo posto in “Ambiente e servizi”.
Per trovare la successiva città metropolitana bisogna scendere di oltre venti posizioni e arrivare al 36 posto, dove si incontra Firenze (l’anno scorso in sesta posizione), che però mantiene una leadership importante:è prima nella quarta edizione dell’Indice della Qualità della vita delle donne. Le altre arrivano a seguire: Cagliari è 44 (-21), Venezia è al 46 posto, in calo di 14 sul 2023;Genova al 54 .
Torino perde 22 posizioni e si ferma al 58 gradino, appena sopra la Capitale, Roma, che arriva 59, apripista di un Mezzogiorno concentrato nelle ultime posizioni: Catania (83, in salita di nove posizioni sul 2023), Messina (91), Palermo (100), Napoli (106) e Reggio Calabria (107). La migliore area del Meridione è Bari che, pur fermandosi al 65 posto, poco sotto Roma, aumenta di quattro posizioni tornando sopra i livelli del 2022.