AGI – I piloti di Formula Uno insorgono contro la Fia. Dopo i lavori socialmente utili comminati a Verstappen a Singapore e la multa a Leclerc in Messico, in entrambi i casi per aver usato un linguaggio un po’ colorito in conferenza stampa, la GPDA, l’assopiloti, ha scritto una nota per invitare la Fia a cambiare atteggiamento. “I nostri membri sono piloti professionisti, che corrono in Formula 1, l’apice del motorsport internazionale – si legge – Sono come dei gladiatori e ogni weekend di gara mettono su un grande spettacolo per i fan. Per quanto riguarda le parolacce, c’è una differenza tra quelle destinate a insultare gli altri e imprecazioni più casuali, come quelle per descrivere il maltempo, o addirittura rivolte a un oggetto inanimato come un’auto di Formula 1 o una situazione di guida. I nostri membri sono adulti, non hanno nemmeno bisogno di ricevere istruzioni tramite i media su questioni così banali come l’uso di gioielli”.
Infine la GPDA ha ribadito che “le multe ai piloti non sono appropriate per il nostro sport. Negli ultimi 3 anni abbiamo anche invitato il presidente della Fia a condividere i dettagli e la strategia su come vengono assegnate le multe e come vengono spesi i fondi. Chiediamo ancora una volta che ci sia trasparenza finanziaria e un dialogo diretto e aperto con noi. Tutte le parti interessate (FIA, F1, i team e la GPDA) dovrebbero determinare congiuntamente come e dove vengono spesi i soldi a beneficio del nostro sport”.
AGI – I piloti di Formula Uno insorgono contro la Fia. Dopo i lavori socialmente utili comminati a Verstappen a Singapore e la multa a Leclerc in Messico, in entrambi i casi per aver usato un linguaggio un po’ colorito in conferenza stampa, la GPDA, l’assopiloti, ha scritto una nota per invitare la Fia a cambiare atteggiamento. “I nostri membri sono piloti professionisti, che corrono in Formula 1, l’apice del motorsport internazionale – si legge – Sono come dei gladiatori e ogni weekend di gara mettono su un grande spettacolo per i fan. Per quanto riguarda le parolacce, c’è una differenza tra quelle destinate a insultare gli altri e imprecazioni più casuali, come quelle per descrivere il maltempo, o addirittura rivolte a un oggetto inanimato come un’auto di Formula 1 o una situazione di guida. I nostri membri sono adulti, non hanno nemmeno bisogno di ricevere istruzioni tramite i media su questioni così banali come l’uso di gioielli”.
Infine la GPDA ha ribadito che “le multe ai piloti non sono appropriate per il nostro sport. Negli ultimi 3 anni abbiamo anche invitato il presidente della Fia a condividere i dettagli e la strategia su come vengono assegnate le multe e come vengono spesi i fondi. Chiediamo ancora una volta che ci sia trasparenza finanziaria e un dialogo diretto e aperto con noi. Tutte le parti interessate (FIA, F1, i team e la GPDA) dovrebbero determinare congiuntamente come e dove vengono spesi i soldi a beneficio del nostro sport”.