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Bari, riaperto il teatro Piccinni: due giorni di festa dopo 9 anni di restauri. Decaro: “Una gioia per tutta la città”

Dic 5, 2019

“Finalmente possiamo dire: bentornato Piccinni”. Sono state queste le parole del sindaco di Bari Antonio Decaro appena varcato l’ingresso del teatro Niccolò Piccinni per la cerimonia inaugurale. “Questo è il teatro di tutti i baresi e lo apriamo con i baresi, per i baresi, in questa due giorni: una maratona di 24 ore aperta alla città”, ha spiegato Decaro.

“Un ringraziamento va ai funzionari, ai tecnici del comune, ai professionisti, ai progettisti, alle maestranze, ai restauratori che hanno lavorato tanti anni per arrivare a questo momento. Abbiamo scelto questa giornata a ridosso della festa di San Nicola (il 6 dicembre, ndr) perchè è il giorno in cui si sente maggiormente l’identità della nostra città, è il giorno in cui – ha concluso – si sente maggiormente il senso della comunità”.

GLI SPETTACOLI – Aristofane che narra di una discesa negli inferi alla ricerca di un poeta che possa consentire alla città di mantenere il suo teatro, è la frase recitata dal coro di 30 attori in uno dei 30 flash mob che accompagnano la due giorni di spettacoli per la riapertura del teatro Piccinni, con attori e danzatori nella piazza antistante, dopo un restauro lungo nove anni.

“Una città si salva anche attraverso il teatro e noi lo abbiamo voluto portare anche fuori dalle sue mura” ha spiegato Licia Lanera che ne ha curato la regia. Riapre così le sue porte alla città il teatro più antico di Bari. Saranno l’orchestra e il coro del Teatro Petruzzelli a dare il via alla maratona di due giorni di musica classica, jazz e spettacoli di prosa.

Inaugurato nel 1854, il teatro fu intitolato al musicista barese Niccolò Piccini dopo che la regina Maria Teresa d’Asburgo, moglie di Ferdinando II di Borbone re delle Due Sicilie, negò il suo nome. Il restaurato Piccinni ha 775 posti a sedere, 290 dei quali in platea, 485 su tre ordini di palchi e loggione. I lavori hanno riguardato il foyer, la platea, i plachi e il sipario.

In occasione della riapertura è stata installata in uno dei due salottini a corredo del foyer, dove resterà fino al prossimo 31 dicembre, una teca contenente un negativo su lastra di vetro della Ditta Fratelli Antonelli che ritrae l’interno del teatro risalente al 1903.

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