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Bari, a Medicina verbalizzati esami mai sostenuti: indagati studentessa e dipendente

Gen 20, 2017

Si è introdotto nel sistema informatico dell’Università, inserendo tre esami nel percorso di studio di una studentessa che in realtà quelle prove non le ha mai sostenute. È una nuova bufera giudiziaria quella che si abbatte sull’Università di Bari, questa volta alla facoltà di Medicina. Un dipendente amministrativo dell’ateneo e una studentessa sono stati iscritti nel registro degli indagati con accuse pesanti: accesso abusivo al sistema informativo, abuso d’ufficio e falso.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Marco D’Agostino, è partita da alcuni esposti anonimi, denunce che hanno sollevato sospetti sull’ennesima truffa per rendere più veloci e facili percorsi di studio di studenti in difficoltà. La procura ha disposto accertamenti ed è arrivata al dipendente amministrativo dell’Ateneo: secondo quanto ricostruito nell’indagine, l’indagato si sarebbe introdotto nel sistema informatico dell’ateneo, nella parte relativa alla registrazione delle prove, al quale aveva accesso per motivi di lavoro e avrebbe falsificato il curriculum della studentessa.

I tre esami ‘sospetti’ non sono mai stati sostenuti dall’aspirante medico, come hanno dimostrato verifiche incrociate. Le prove registrate elettronicamente non corrispondevano, secondo l’accusa, a quelle realmente superate con successo dalla studentessa. Un’accusa pesantissima che getta ombre anche sulla sicurezza del sistema elettronico dell’Ateneo. Nei giorni scorsi all’impiegato e alla studentessa sono stati sequestrati i cellulari.

Entrambi negano la ricostruzione della Procura, ma il pm vuole capire se prima della manomissione informatica del curriculum della studentessa tra i due indagati vi siano stati contatti. Se davvero il dipendente dell’ateneo ha fatto in modo che all’aspirante medico risultassero tre esami mai sostenuti è necessario capire perché lo abbia fatto, se, a esempio, abbia ricevuto denaro o altre utilità. Il sequestro dei due cellulari è stato eseguito con un accertamento irripetibile: anche i due indagati hanno cioè la possibilità di nominare propri consulenti di fiducia per partecipare alle operazioni di lettura di eventuali messaggi.

L’inchiesta, quindi, ora, è nella fase cruciale: qualora la procura accerti un passaggio di denaro la posizione dei due si aggraverà. Si tratta comunque dei primi accertamenti, disposti dal pm: l’obiettivo delle indagini è anche quello di capire se quello al centro di questo fascicolo sia un caso isolato o, se invece altri studnenti abbiano beneficiato di questo

sistema. L’inchiesta che, in questo caso, riguarda la facoltà di Medicina è solo l’ultima in ordine di tempo: la prima è stata ‘Esamopoli’ alla facoltà di Economia. Gli esami sarebbero stati al centro di un vero e proprio tariffario. L’indagine, madre di tutta gli scandali, è stata cancellata dalla prescrizione.

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