MILANO – Più sforzi per rendere agevole ai beneficiari l’accesso alle misure messe in campo dal governo. E’ quanto chiede Banca d’Italia alle banche in una nota inviata agli istituti. Via Nazionale raccomanda di “intensificare gli sforzi per ridurre al minimo i disagi per l’utenza e per agevolare l’accesso alle misure di sostegno previste dai decreti del governo”. Il documento, pubblicato sul sito dell’istituto centrale chiede alle banche di “fornire senza indugio istruzioni chiare e omogenee alle proprie reti sulle regole e procedure interne da adottare, al fine di assicurarne uniformità di applicazione”, potenziando i canali web e telefonici.
Bankitalia chiede poi agli istituti di ridurre eventuali aggravi su cittadini in difficoltà. “All’eventuale addebito delle rate in scadenza di prestiti o mutui per i quali sia stata presentata domanda di moratoria, andranno poste in essere le necessarie operazioni di riaccredito, accompagnate dalla sterilizzazione di qualsivoglia effetto sfavorevole a carico del cliente e conseguente all’addebito stesso (ad es. l’applicazione di tassi di interesse ovvero di commissioni di istruttoria veloce in caso di sconfinamento)”. “Sul regime economico, andranno svolte valutazioni approfondite per rimuovere qualsiasi onere a carico della clientela non compatibile con le previsioni normative emergenziali”, si precisa nel documento.
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di ANDREA GRECO
La Banca d’Italia raccomanda poi alle banche di estendere, su base volontaria, le misure varate dal governo “anche a favore di categorie di soggetti che potrebbero versare in situazioni di difficoltà e/o in relazione a tipologie di rapporti contrattuali al momento non comprese nei predetti provvedimenti”. L’istituto centrale sottolinea come “Le raccomandazioni si riferiscono anche alle misure adottate su base volontaria e valgono, in quanto applicabili, anche laddove i rapporti con la clientela siano ordinariamente tenuti per il tramite di reti esterne.

La Banca d’Italia raccomanda inoltre alle banche di tenere alta la guardia sui rischi di infiltrazione della criminalità nei “finanziamenti alle imprese garantiti dallo Stato” previsti dalle misure del governo. Tali prestiti mirano a “fornire le imprese della provvista necessaria per far fronte ai costi di funzionamento o a realizzare verificabili piani di ristrutturazione industriale e produttiva. Le banche dovranno quindi tenere conto di questi elementi nella verifica della clientela”, “sia in sede di concessione del finanziamento, sia nella fase di monitoraggio”