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Banda larga in Italia, dati 2016 quasi da incorniciare

Mar 21, 2017

Le utenze italiane con velocità pari o superiori a 30 Mbps hanno raggiunto quota 2,3 milioni, secondo l’ultimo bollettino AGCOM aggiornato a dicembre 2016.In pratica in un solo anno sono raddoppiate. Al solito si tratta di “accessi per classi di velocità”.

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Bollettino 1 AGCOM 2017

Da rilevare anche che quelli tra 10 e 30 Mbps oggi sfiorano le 5,7 milioni di unità (+2 milioni nel 2016), mentre quelli inferiori a 10 Mbps sono in calo e ora sfiorano i 7,49 milioni (-2 milioni nel 2016). In sintesi il 50% delle linee broadband sono vendute con velocità di 10 Mbps.

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Bollettino AGCOM

“Telecom Italia ha registrato l’incremento maggiore degli accessi con velocità maggiori di 10 Mbps (circa 1,7 milioni di linee), seguita da Wind (+531mila linee) e Vodafone (+365mila linee)”, puntualizza la nota ufficiale AGCOM. Sempre Telecom Italia e altri cinque principali operatori del settore (Fastweb, Wind, Vodafone, Linkem e Tiscali) rappresentano ormai il 95% circa degli accessi con velocità maggiori di 10 Mbps. “In particolare, per quelli con velocità ≥ 30 Mbit/s il 92% è rappresentato dagli abbonati di Telecom Italia, Fastweb e Vodafone”, prosegue la nota.

Se poi si osserva il segmento fino a 10 Mbps, la quota di Telecom Italia raggiunge quasi il 60%. Fastweb, Vodafone e Wind non superano il 10%. In quello 10 – 30 Mbps Telecom detiene il 30% ed è in progressiva crescita. “Nella classe di velocità ≥ 30Mbit/s Telecom Italia si attesta oltre il 42%, mentre la quota di Vodafone raggiunge il 22%”, rileva l’AGCOM.

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Bollettino 1 – 2017

Per quanto riguarda le quote di mercato, Telecom detiene il 45,9% del mercato, ma nel 2016 ha comunque perso lo 0,7%. Wind Infostrada ha perso lo 0,8% fermandosi a 14,5% e quindi subendo il sorpasso da parte di Fastweb che oggi detiene il 15,1% (+0,5%) grazie soprattuto alla crescita del suo FTTCab (vDSL). Vodafone è quella che è cresciuta più di tutti (+0,8%) ottenendo una quota del 13,6%. Buono anche il risultato di Linkem (+0,5%) che ha raggiunto il 2,6%. Nel fixed wireless detiene di fatto il 47,3% del mercato, mentre il diretto concorrente Eolo sfiora il 26%.

“Gli accessi broadband complessivamente sfiorano i 15,6 milioni di linee, con un aumento su base annua di 570 mila unità”, prosegue la nota del Garante. “Le linee ADSL diminuiscono di 610 mila unità su base annua, attestandosi su di un valore pari a 12,2 milioni di linee. Gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie sono aumentati su base annua di 1,18 milioni di linee”.

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