Un insulto rivolto presumibilmente al presidente del Consiglio Giuseppe Conte urlato davanti all’obiettivo del telefonino, poi gli spari con pistola in pugno dalla finestra, ad altezza palazzi vicini.
Gli agenti della questura di Taranto stanno individuando in queste ore il bambino autore del gesto sconcertante filmato e fatto circolare sui social la notte di Capodanno, presumibilmente dal padre del minore e dalla sua famiglia.
Si cerca di capire innanzitutto se la pistola che si vede scintillare dalla canna a ogni colpo sia vera, una scacciacani o una giocattolo. Poi, il contesto familiare in cui è emerso il grave episodio che ha suscitato l’indignazione sui social. Il video è circolato di telefono in telefono e sui profili Instagram e Facebook di decine di utenti, facendo il paio con quello girato sempre a Taranto la stessa notte in cui un gruppo di persone lancia un frigorifero dal balcone.
Taranto, lanciano un frigorifero dal balcone la notte di Capodanno. Il video sui social: “Vergogna”
La polizia lo ha visionato e ora è al lavoro per ricostruire l’accaduto e risalire ai protagonisti, a cominciare dal proprietario della pistola, presumibilmente il padre del bimbo, lo stesso che lo ha filmato e forse invogliato a sparare. Si cerca di capire anche se eventualmente i colpi sparati abbiano avuto delle conseguenze.
Secondo i primi elementi raccolti la famiglia non sarebbe legata ad ambienti criminali. Potrebbe essere stata una sorta di bravata che potrebbe comunque portare a delle conseguenze per i genitori, data la volenza e l’inadeguatezza di un gesto simile, con una pistola, finta o meno, fatta impugnare a un bambino che avrà all’incirca dieci anni. Si valuterà poi se sia il caso che intervengano il tribunale dei minori e i servizi sociali a tutela della sua integrità.